Ringraziamento (perché non è mai abbastanza)

Ci sono tradizioni che non riesco in alcun modo a sentire mie e altre che mi piace lo diventino, indipendentemente dalla cultura originale a cui appartengono.

Una di queste è il Ringraziamento.

L’anno scorso, ispirato da un’idea della Streghetta, decisi di fare un post per ricordare a me prima che a chiunque altro le tante cose per cui dovevo ringraziare.

Oggi, in occasione della classica festa statunitense, voglio rifarlo.

E’ vero, dovremmo ricordarci ogni giorno tutto ciò che ci rende fortunati o privilegiati, ma trovo sia bello dedicare a questo gesto un momento tutto suo.

Per cui ringrazio.

Ringrazio perché ho un lavoro: può non essere più quello che sogno, ma mi mantiene, mi fa vivere dignitosamente e questa, oggi, è una gran fortuna, inutile nasconderlo.

Ringrazio perché cammino: non avrò una gamba funzionante al 100%, ma fa (quasi) tutto quel che deve e ormai so quanto questo significhi.

Ringrazio di avere un sogno: magari un giorno lo realizzerò, magari no, ma lavorare per renderlo possibile mi rende vivo.

Ringrazio per Andrea, Marco, Irene, Chiara, Paola, Giuseppe, Annalisa, Valentina, Sabrina, Matteo, Tania, Marco, Cristina, Valeria, Stefano, Francesca, Alessandra, Federica, Antonella, Milena, Andrea, Marco, Maria Antonietta, Emanuele, Silvia, Roberto, Donatella, Tommaso, Samantha, Anna, Mari, Maurizio, Roberta, Serena, Greta, Luca, Yasmin, Marcella, Isabella, Vittoria, Elena, Noemi, Gabriele. Amici da una vita o da alcuni mesi. Amici reali, vicini o lontani. Amicizie che stanno crescendo con calore crescente o splendide potenzialità. Ognuno di voi migliora la mia vita. Grazie.

Ringrazio di aver imparato il valore del mio tempo.

Ringrazio di aver tagliato altri rami secchi.

Ringrazio di aver perso certa gente.

Ringrazio di avere tre fratelli, anche se non li vedo quanto vorrei.

Ringrazio per il sogno di Sweetie, a cui tengo quanto tengo al mio.

Ringrazio di saper imparare.

Ringrazio di voler imparare.

Ringrazio di poter leggere Gaiman, Murakami, Heinlein, Dick e Asimov.

Ringrazio di aver trovato il numero 17 dell’Uomo Ragno in edicola in prima superiore.

Ringrazio di essere cresciuto guardando Saranno Famosi.

Ringrazio di aver saputo perdonare.

Ringrazio di aver imparato a dire no.

Ringrazio le volte in cui dico sì.

Ringrazio di aver fatto pace col passato.

Ringrazio, di nuovo, per i tre felini: non c’è giorno che non li farei al forno e non c’è giorno che non li coccolerei.

Ringrazio per questa vita. Per quel che è stata, per quel che è, per quel che spero sarà.

Ringrazio chi passa a leggermi. Il vostro tempo è prezioso, il fatto che ne usiate un po’ per leggermi è un dono enorme. Grazie.

Ma, soprattutto, come l’anno scorso, ringrazio per Sweetie.

Mi completa, mi supporta, ci scorniamo, ci alimentiamo a vicenda.

Non ci fosse lei non sarei la metà di ciò che sono.

Grazie.

E voi? Avete voglia di ringraziare?