Oceano Mare
E’ una di quelle volte in cui mi sento veramente in difficoltà a recensire un libro perché io stesso mi sento combattuto nel parlarne.
Vedo in giro che Baricco è spesso amato o odiato e io mi sento in qualche modo sul bagnasciuga, giusto per rimanere in tema col romanzo.
Provo ad andare con ordine e vediamo se ne cavo qualcosa.
Partiamo con lo stile: Baricco, l’ho già scritto altre volte, è in assoluto uno degli scrittore più narcisisti che abbia mai letto; ama le parole, certo, ma ama anche mostrare come lui con le parole riesce a giocare.
Bello, certo.
Ammirevole perché avere una proprietà del genere non è da tutti.
Però.
Però a volte stufa, fa stortare il naso, porta a essere insofferenti.
In Oceano Mare capita soprattutto nella prima parte e questo ha inficiato il mio “godimento” iniziale del libro e, soprattutto, del personaggio principale, quel mare che io stesso tanto amo.
Il libro è, a tutti gli effetti, un quasi totale flusso di pensieri generati dai vari personaggi: il vantaggio di una soluzione del genere è che ci si trova avvolti dalla storia, trasportati dalla corrente di un fiume; lo svantaggio è che se per qualche motivo non si riesce ad allinearsi al ritmo di questo specifico flusso si continua a “rimbalzare” sulla narrazione senza mai riuscire a entrarci, perdendo buona parte del piacere della lettura.
Superati questi ostacoli e immersi nelle parole, però, il libro diventa un vero e proprio viaggio nelle vite di alcuni sconosciuti che, in un modo o nell’altro, vengono influenzati dal mare: il mare inteso come entità, come amico e come nemico, come una sorta di dio capriccioso pronto a salvarti o a condannarti in eterno… o forse sarebbe meglio dire un dio a cui, alla fin fine, non importa nulla di ciò che sarà di te.
Lo consiglio? Non lo so: sicuramente è meglio parlarne avendolo letto, giudicando da soli se il flusso di pensieri di cui parlavo si adatta alle vostre sensazioni del momento.
E io? Leggerò ancora Baricco? Penso di sì, anche se sospetto non gli correrò letteralmente dietro: ho amato Novecento, gradito molto Senza Sangue e mi sono sentito preso in giro sufficientemente da Seta; il mio rapporto col suo stile è contrastante, per cui cercherò di direzionarmi con attenzione per non farmene disamorare del tutto.
A me fa lo stesso effetto! leggerò ancora baricco? Penso di si ma, ma, a dirla tutta, quel che mi rimane poi di quello che scrive sono, non so come altro dirlo, belle citazoni. Qualche frase che mi è piaciuta e a distanza non ricordo invece la storia che nel libro si racconta. Se dovessi dire qualcosa di oceano mare, e di tutti gli altri libri, è che si, si, mi son anche piaciuti. A pezzi e frasi qua e là (!) del tipo “La sconcertante scoperta di quanto sia silenzioso il destino, quando, d’un tratto, esplode”. Ecco. Roba così!
un saluto (che io son silenziosa ma sempre ti leggo con piacere!)
E a me fa piacere tu continui a leggermi 🙂
A me Baricco piace e molto. Ho letto quasi tutti i suoi libri e riconosco che spesso abbia una vacuità della trama o un narcisismo dello stile che sono al limite del fastidioso; eppure ha delle frasi poetiche e la capacità di trasporre alcune sensazioni che per me è impagabile. Mi è capitato spesso di trovare descritta un’emozione che prima non avrei saputo spiegare e che, dopo, invece, mi appariva così chiara e definita da non avere più segreti.
Tra l’altro Oceanomare è stato ostico anche per me all’inizio e, come te, ne ho invece apprezzato di più la seconda parte.
Novecento è un piccolo capolavoro. Senza sangue per me ha un significato personale e l’ho trovato un libro davvero speciale.
Però a te consiglierei, tra tutti gli altri, solo uno dei suoi ultimi lavori: Mr Gwyn.
Anzi, per certi versi potresti rivederti nel protagonista in certi frangenti. Ricordo che in un passaggio ho pensato a te.
So quanto ami Baricco e infatti ero curioso del tuo commento 🙂
In realtà non mi sembra siamo tanto “lontani”: forse tu sei più propensa a “perdonargli” il narcisismo che a me tende a irritare.
Suggerimento incamerato, fosse solo per l’ultima frase che hai scritto.
Alla domanda:” a te piace Baricco?” rispondo sempre con un “mmm”.. Un ni più che un no, ma non so…a distanza io dei suoi libri non mi ricordo granche’, eppure ho un ottima memoria. Anche io ho amato Novecento e sono corsa a comprarmi gli altri..Seta No, Oceano mare..mmmmm..ora Mr.gwyn, ma ecco solo perché me l’hanno messo sul Kindle.
A vv mi piace, a vv mi innervosisce, ultimamente molto più la seconda. Può uno che nemmeno conosco innervosirmi? Nooo!! 🙂
Di Mr. Gwyn mi parlava anche sage qui sopra… vedrò un po’ prima o poi 🙂
Grazie però per il tuo parere, ti unisco alla schiera 😉