Pensieri Twitteri

Penso di aver già detto un po’ di tempo fa che tra me e Twitter è nato un amore piuttosto forte.

Trovo le potenzialità di questo strumento e i relativi sviluppi veramente notevoli e nei casi di tragedie o “situazioni” importanti si nota in modo sensibile: si è visto durante l’alluvione ligure, si è visto ancora l’altra notte durante il terremoto emiliano, quando era l’unica fonte a dare informazioni in tempo reale su quanto stava accadendo.

Oltretutto si trovano parecchie belle menti pensanti e cuori sensibili che è un piacere leggere.

Tutto rose e fiori, quindi? Assolutamente no, ovviamente, se no questo sarebbe un semplice spot pubblicitario e nessuno lo vuole, giusto?

Facciamo un esempio recente.

Ieri una cosiddetta “twitstar” ha pisciato fuori dal vaso. Parecchio fuori dal vaso.

Ha perso la classica gara del “finto cinismo mascherato da satira” con un’uscita fuori luogo, sbagliata, grave e offensiva, dopo la quale si è difesa (una volta ricevuta una buona dose di palate di merda da parecchi utenti) dicendo che “la gente non ha voluto leggere quel che lei intendeva” e venendo almeno in parte difesa da qualche suo conoscente con gli stessi argomenti.

C’è da riflettere su entrambi i fronti, a mio parere.

Iniziamo con le reazioni: non è la prima volta che vedo scatenarsi su Twitter un vero e proprio linciaggio virtuale; si prende qualcuno colpevole di una frase infelice, di un’uscita, di uno sgarbo e lo si mette alla berlina: insulti, prese per i fondelli, reazioni più o meno violente (verbalmente, sia chiaro) si contendono il malcapitato come cani su una preda da spolpare fino al midollo.
Solo a me una cosa del genere fa venire i brividi? Solo a me preoccupa la facilità con cui si potrebbe indirizzare un tale “odio” verso qualcuno? Certo, finora c’è sempre stata una causa scatenante “giustificata”, ma certe reazioni non sono comunque eccessive?
Se si vuole reagire si hanno due armi molto potenti: la risposta civile e il defollow. Basta usare queste, senza scatenare guerre mediatiche che, tra l’altro, sono pure stupide: se una persona vuole pubblicità con uscite del genere, queste reazioni sono esattamente ciò che cerca: “bene o male, purché se ne parli”, ricordate?

Bene, ma vorrei soffermarmi anche sulle “giustificazioni” a posteriori della twitstar e, in particolare, di alcune persone che la conoscono e che, pur avendola ripresa anche in maniera decisa per l’uscita, hanno anche detto “io la conosco, intendeva un’altra cosa, non avete voluto capire”, che fa il paio con “io sono responsabile di ciò che scrivo, non di ciò che leggi” della persona in questione.

Cazzate.

Se scrivo su un social io sono responsabile di ciò che scrivo e, fidatevi, in questo caso la frase non era fraintendibile da nessuno. La regola di base dovrebbe essere semplice: se una minoranza mi fraintende forse sbaglia la minoranza, ma se tutti o quasi mi fraintendono allora ho certamente sbagliato io a esprimermi.

E, soprattutto, per favore: non usiamo mai la frase “non mi/la conoscete, non potete giudicare quel che scrivo/e” perché è un’emerita cazzata. Se vuoi che ti legga e “giudichi” solo chi ti conosce allora non scrivi su una piattaforma di microblogging  o su un blog aperto. Scrivi una mail, tieni un account chiuso, mandi un piccione viaggiatore, ma non scrivi in pubblico e, a maggior ragione, non fai la “splendida”.

Mi sembra semplice.

E magari vediamo di ricordarci che dietro quel fottuto schermo ci sono persone vere: che scrivono e che leggono e che, si spera, hanno pure una vita reale. O dovrebbero iniziare  a costruirsela.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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15 risposte

  1. Sgiusgiola ha detto:

    no bè adesso mi hai troppo incuriosita!!!! 😛
    comunque mi trovo d’accordo su tutto,ma proprio proprio tutto quello che hai scritto…troppo comodo giustificarsi cosi DOPO, pensaci prima di scrivere ca**ate, oppure prenditene tutte le responsabilità

  2. giuseppe ha detto:

    che mi sono perso??

  3. Widepeak ha detto:

    post chiarissimo che condivido in pieno nei contenuti, anche se non utilizzo twitter x niente…mi è capitato su fb di sxrivere cose male interpretate ma proprio male. devo dire che era sempre la stessa ottusa persona a capire male, ma
    ho sempre preferito comunque cancellare i “post” incriminati (ma ho anche defriendizzato la persona in questione ;))

  4. Amen!

    Tra l’altro la settimana scorsa una ragazza nemmeno ventenne si è suicidata a causa di un linciaggio simile (notizie twittere e da Tumblr made in USA). E questa povera crista era soltanto colpevole di preferire un’accoppiata di personaggi di un telefilm piuttosto che un’altra… Il che è davvero assurdo, no?

    Anche se dimostra chiaramente quanto potenti siano questi social networks.

  5. annikaLorenzi ha detto:

    mi piace twitter anche se ultimamente lo uso poco…

  6. Stefy ha detto:

    Come ti trovo? 🙂

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