Casino Totale

Regalatomi qualche mese fa dall’amica di due post fa, ho affrontato la lettura di questo primo romanzo incuriosito ed intrigato sia da ciò che avevo letto in giro che dall’anticipazione fattami da chi me l’aveva regalato.

Ed eccomi qua, ad aver finito il primo passo della trilogia e combattuto tra la voglia di proseguirla subito ed il bisogno di centellinare la lettura, così appassionante eppure così “dolorosa”.

Sì, dolorosa è il primo aggettivo che mi viene in mente. Dolorosa e viva.

Perché dentro questo romanzo, che definire noir sarebbe riduttivo sebbene corretto, c’è la vita: non quella degli spot del Mulino Bianco, non quella romanzata di tanti thriller patinati, ma quella sporca, vera, cattiva, grigia di una città portuale come Marsiglia.

Già, Marsiglia.

E’ fondamentale citarla, perché è evidente che si tratta di un personaggio a tutti gli effetti: alcuni addirittura dicono “il” personaggio, cosa che forse è un filo esagerata, ma ben lungi dall’essere totalmente falsa; Marsiglia scorre nelle pagine del libro, avvolge, a volte opprime, ma non potrebbe essere diversamente.

Gli altri personaggi, a partire dal protagonista Fabio Montale, si muovono al suo interno, quasi consci di essere ospiti accessori in un qualcosa di più grande; in tutto il romanzo non si respira mai una vera speranza, non almeno di quelle utopiche, bensì il solo tentativo di alzare la testa, l’orgoglio di fare ciò che è possibile per avere un po’ di giustizia, anche solo un accenno.

Averci provato.

Ecco.

Averci provato.

La scrittura rispecchia la claustrofobia di un’ambientazione del genere. Frasi secche, sincopate, quasi pensieri riportati su carta, a rispecchiare il ritmo di ciò che avviene nella vita del protagonista: un protagonista che non è e non può essere un eroe, bensì un personaggio da cercare di comprendere, da seguire, ma che in molti casi verrebbe voglia di prendere a scarpate per le scelte opinabili che farà.

Eppure, forse, lui non ha così tanta scelta.

Ed a breve i prossimi romanzi.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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8 risposte

  1. ziacris ha detto:

    Alè, già inserito nella lista dei desideri

  2. wolkerina ha detto:

    moolto interessante.. mò le lo segno 🙂

  3. Chiara ha detto:

    “Dolorosa e viva”.
    Hai centrato il cuore 😉

  4. Luisa ha detto:

    Bello soprattutto leggerlo se si conoscono bene i luoghi, dal Var (Tolone, tanto odiato da Montale) fino a Marsiglia…(luoghi dove da sempre vado in vacanza e che consiglio vivamente….soprattutto perchè per 15 gg all’anno non trovo un italiano in giro 😉

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