Back Swimming
(Avviso: post ad alto rischio esaltazione, continuate a vostro rischio e pericolo)
Oggi sono tornato in piscina dopo qualcosa come un anno di fermo ed i due interventi alla gamba.
Onestamente non sapevo cosa aspettarmi: una parte di me sperava che immergendomi in acqua sparisse miracolosamente qualunque fastidio e riuscissi semplicemente a nuotare come una volta, mentre un’altra parte era terrorizzata da qualunque possibilità di caduta, partendo dagli spogliatoi fino ad arrivare alla scaletta.
Ovviamente entrambe le parti sono state ugualmente accontentate (o scontentate, a seconda di come la vedete).
Anzitutto sì, la paura di cadere (e l’attenzione nello spostarmi) c’erano, ma sicuramente in modo ridotto rispetto ai timori e questo, posso assicurarvelo, è una grande conquista dopo due cadute.
Ma la cosa più importante è che ho nuotato.
Certo, fa male, a volte in modo più sopportabile, altre volte da stringere i denti, ma non potevo onestamente aspettarmi diversamente.
Però ho nuotato.
Ho stretto i denti ed ho nuotato, vasca dopo vasca, minuto dopo minuto, concentrato solo sul fare una vasca in più, solo sul non sentire strani movimenti, con la musica nelle orecchie e la sponda successiva davanti agli occhi.
Ho nuotato.
50 vasche, quasi tutte usando solo le gambe.
Ed i 20 kg in meno si sentono eccome, chiedetelo ad un cuore che è passato da 120/140 battiti a 90/110 (ok, magari spingendo meno, ma la differenza c’è e si sente).
50 vasche.
Dopo un anno.
Nonostante la paura.
Nonostante il dolore.
Nonostante tutto.
Perché sapete cosa c’è?
Sono caduto tante volte. Due fisicamente e tante altre metaforicamente.
Ma mi sono rialzato, perché questo è ciò che faccio.
Mi rialzo.
Certo, mi lamento, mi incazzo , mi dispero (chiedete a Sweetie quanto deve sopportare tutte e tre le cose), ma poi mi rialzo.
E ricomincio a camminare.
So bene che il dolore potrebbe non passare mai del tutto.
So perfettamente che il ginocchio non sarà mai più come prima.
Ma sapete cosa? Neanch’io sono più come prima e quel che sono oggi mi piace molto più di quel che ero ieri e molto meno di quel che sarò domani.
Questo è ciò che sono.
Cado.
Mi faccio male.
Guarisco.
Mi rialzo.
Guardo avanti.
E ricomincio a camminare.
E mercoledì altre 50 vasche.
Ma sei un grandissimo…già ti vedo a mollo mentre procedi, bracciata dopo bracciata, complimenti alla costanza e alla determinazione e alla tua voglia di ricominciare’ a camminare’. Sempre. Bravo! Lizzie
Grazie, davvero 🙂
“Ma mi sono rialzato, perché questo è ciò che faccio.”
Cos’è il lancio di un nuovo supereroe della casa delle idee? ;PPPPP
Quando esce il primo numero?
Scherzi a parte, congratulazioni. 😉
Sei veramente un nerd, dovresti vergognarti 😛
(Tnx)
…..o vantartene 🙂
Eccone n’altro 😛
me-ra-vi-glia.. mi sa che mercoledì farò la stessa cosa ^^
Prima o poi dovremo andarci insieme 🙂
GRANDE !!!
Son queste le soddisfazioni
Son questi i monenti in cui dici “… ‘Fanculo, sono tornato!”
=Emcy=
Eggià 🙂
Oh! Sono felicissima per te!!
(ti avevo letto già ieri, ma stavo facendo lezione a uno dei miei pargoli, e non mi sembrava il caso di includere nel programma anche un breve accenno a come si commenta il blog di un amico. 😛 )
Spero che l’acido lattico di oggi non ti rovini l’esperienza di ieri (anche se, vuoi mettere la soddisfazione di avere in circolo l’acido lattico causa prima nuotata del 2011??? XD).
No, devo dire che l’acido lattico non si è affatto sentito, ma raramente lo sento (anche spingendo abbastanza) quando nuoto 🙂
E bravo il nostro ragazzo, 50 vasche ciumbieschi, se mi permetti mi scappello innanzi a tanta volontà e caparbietà, detto da una che manco sa nuotare è tutto dire.
Per essere precisi, una volta nuotavo, con le pinne (senza fucile ed occhiali eh), ma uno spavento non mi ha più concesso manco di galleggiare.
Ciao e ancora complimentissimi
4 p
Grazie mille, davvero 🙂
post dell’anno!!!
Esagerata #^__^#
Grande… sei un grande…. e io orgogliosa di conoscerti….
#^__^# Grazie 🙂