Ecografando

Oggi ecografia al ginocchio, evento che sulla carta poteva essere un trionfo o un disastro e nei fatti si è dimostrato quanto meno loffio.

Non che mi aspettassi chissà  che, sia chiaro, ma certo che entrare (con un’ora di ritardo, ma ormai al Pini ci ho fatto il callo)  e mettere in piedi questo dialogo non fornisce certo una premessa esaltante:

– Buongiorno, lei perché è qui?
– Perché ho una recidiva della rottura di un tendine rotuleo e mi hanno detto di fare un’ecografia per valutare lo stato della cicatrizzazione prima di togliere il cerchiaggio.
– E lo venite a chiedere a me? Ed io che ne so?
– Ah beh, guardi, sicuramente ne sa più di me…

Certo, io pensavo il tizio scherzasse, ma poi si è rivelata la triste verità : non solo non scherzava, ma non sapeva bene neanche lui cosa fotografare, dato che gli ho posto pure il dubbio che magari in flessione qualcosa di più si potesse vedere.

Stavo giusto sperando in qualcosa di meglio nel momento in cui ha mandato a chiamare un collega da parte della tirocinante/tappezzeria, ma lei speranze si sono subito affievolite quando, arrivato l’interpellato, ha dato il suo geniale parere “riesce a sollevare la gamba? bene, allora il tendine è continuo”

….

Stavolta non ho potuto non urlargli dietro che quello gliel’avrei saputo dire pure io, eccheccazzo.

Va beh, fatto sta che non ci sono evidenze di buchi particolari, cosa che di per sé non garantisce nulla, ma almeno non è negativa, ecco: mettiamola così, per quel che si può vedere sto procedendo, certo, ho un tendine sottile, ma quello già  si sapeva; poi sarebbe carino che si mettessero d’accordo, dato che per chi mi ha operato l’ecografia avrebbe rivelato di tutto di più, compreso l’ultimo segreto di Fatima, mentre per l’ecografo il mistero era che cavolo fossi lì a fare.

Coerenza, questa sconosciuta.

Prossima tappa? 10 marzo: visita di controllo, possibile prenotazione della rimozione del cerchiaggio e, si spera, indicazioni sulla guarigione finale.

Magari stavolta vinco pure la bambolina 😛

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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17 risposte

  1. Sole ha detto:

    Ooooommmmmmmmmmm (ripetere ad libitum)… 😉

  2. erika ha detto:

    Il segreto, quando si entra negli ospedali, sta nel fare dei bei repiri profondi. E nel lasciare a casa il mitra. 😉

  3. Megarahwitch ha detto:

    …Quant’è bello dialogare coi medici, ci si rende sempre conto di quanto in là  si possa spingere la mente umana! ^^

    Prima della bambolina credo che ti debbano dare la Carta Fedeltà .
    XD

  4. chris ha detto:

    Prossima tappa? Molla il Pini e prenota a Niguarda.

  5. patrizia 4p ha detto:

    Non ho parole.
    Quando ho rotto il gomito, un male cane, al pronto soccorso l’esimio ingessatore con tono scazzato e arrogante mi dice: “ma lei lo sa che quando si cade la prima cosa da fare ……… è (io in attesa di chissà  quale veggenza) togliersi gli anelli. Dentro di me: ma va ……………… Adesso dobbiamo segarglieli, antipatico, brutto e malmostoso che non sei altro. Manco stavo in piedi tra il gonfiore della caviglia, il male, lo spavento e il gomito che faceva il suo bel male. L’infermiera, tanto materna, ha preso un po’ di sapone liquido e via tutto ok.

    Volevo chiederti, ma cosa succede al blog di ZiaCris non appare niente???????
    Tu sai cosa sta capitando?????
    Ciao 4 p

  6. erika ha detto:

    Vedi che brava sono io, a settembre, quando mi sono rotta la spalla, la prima cosa che ho fatto è stato togliermi l’anello. Anzi no, la prima cosa che ho fatto è stata guardarmi in giro per vedere se/quanti m’avevano vista cadere. E se c’era qualcuno che sghignazzava. E subito dopo ho tolto l’anello. Perchè a volte il sapone non basta, lo devono proprio tagliare, dipende da quanto si gonfia.
    Che poi molte infermiere siano meno str… di certi medici è fuori discussione.

    Aries, si può scrivere str…. sul tuo blog?

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