Due di troppo

Sembra che la Evanovich faccia da “colonna libraria” dei miei ricoveri, dato che il precedente romanzo mi aveva fatto compagnia nei primi giorni dell”altro incidente e che questo, secondo della serie di Stephanie Plum, ha assunto lo stesso ruolo in questi giorni, il che mi fa pensare che dovrei leggermi quanto prima gli altri in coda, giusto per scaramanzia…

In realtà  potrei tranquillamente fare un copia/incolla della recensione del primo volume senza far alcun torto a nessuno dei due romanzi: si tratta di thriller molto leggeri, con un tono rosa più che accentuato ed un”ironia sempre estremamente gradevole (sì, insomma, rischiate di farvi diverse risate più di una volta).

I personaggi iniziano a crescere, creando un “giro” che immagino andrà  a stabilizzarsi nei romanzi successivi ma che già  in questo, non dovendo più subire l”onere della “presentazione”, prende maggiormente vita; indubbiamente la nonna, come ribadiscono tutti, è il personaggio più azzeccato della serie, quello che riesce veramente a far abbandonare il lettore a gustose risate, ma ciò non toglie che la storia regga, che il ritmo sia buono e che ci si lasci trascinare per qualche ora come se si vedesse un buon action movie con protagonista femminile.

Come dicevo anche in precedenza: non aspettatevi il capolavoro, ma se volete distrarvi piacevolmente datele una (o più) possibilità .

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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2 risposte

  1. sgiusgiola ha detto:

    Della Evanovich  ho letto il primo romanzo di questa serie, e sono d'accordo con te sul fatto della "leggerezza" della trama, ma nonostante io non mi aspettassi certo un capolavoro, non mi ha preso,non so spiegare il perchè.
    Non mi sono affezionata a Stephanie Plum come di solito mi succede con altri personaggi, e ho fatto fatica a finirlo,ti dirò.
    Forse come dici tu, il primo era più di presentazione e di sicuro i seguenti hanno un qualcosa in più, e chissà che in futuro io non ci ripensi e la legga di nuovo.
    Intanto attendo le tue prossime recensioni per vedere se vale la pena tentare. 🙂

  2. Aries ha detto:

    Ma guarda, che ci si possa non appassionare ci sta tutta, eh? Nel senso che basta poco perché personaggi così leggeri non entrino in sintonia ed, a quel punto, il libro diventa una bella rottura.
    Indi per cui, fidati pure delle future recensioni (sperando di non continuare a leggerlo in ospedale), ma soprattutto fidati del tuo gusto :)))))

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