GELATI!

Quando non ero ancora adolescente trascorrevo buona parte delle vacanze estive nella casa di campagna che poi sarebbe diventata abitazione di mio padre.

Avevo qualche amico lì: quasi nulla in comune a parte le età  simili, il che bastava per cercare di giocare insieme quando capitava.

Spesso i nostri giochi si svolgevano nel cortile davanti casa mia, che fossero due tiri ad un pallone, qualche impennata in bici, qualche strano tentativo di giocare a baseball con una palla da tennis ed un bastone a base quadrata e via dicendo in questo modo; era molto difficile che ci interrompessimo: di solito poteva avvenire se qualcuno si faceva parecchio male (dove per “parecchio” si intendeva qualcosa di non curabile con un”abbondante dose di acqua ossigenata) o se i genitori decidevano che dovevamo renderci utili in qualche modo, sempre ammesso che riuscissero ad abbrancarci.

Un caso a parte era “l”uomo dei gelati”.

Da un paese vicino, ogni tanto, senza una cadenza precisa, arrivava il proprietario di un barettino, che guidava una vecchia Citroen colore beige con agganciato un carrellino frigorifero; sulla macchina era montato un megafono e noi sentivamo in lontananza l”annuncio “GELATI” che, se eravamo fortunati ed eravamo sul suo percorso, ci dava circa 10/15 minuti per recuperare un genitore a caso e fargli scucire quanto bastava per un cono o una coppetta: ogni tanto qualche famiglia si lanciava nel lusso di un”intera vaschetta, ma personalmente li trovavo degli inutili esibizionisti, pur invidiandoli un po”.

Quando la macchina con megafono e carrello arrivava in cortile ci assembravamo intorno in attesa del nostro turno.

Il carrello conteneva sempre e solo quattro gusti (cioccolato, crema, fragola e limone) rigorosamente non tenuti in vaschette separate, ma in un”unica vaschetta in cui erano in contatto: io prendevo sempre cioccolato e crema (fragola e limone erano gusti più “da adulti”) e ricordo come fosse ieri come fosse facile trovare un punto del cono o della coppetta in cui si sentiva il sapore del limone o della fragola, tirati accidentalmente su insieme alla palettata di cioccolato o di crema; ecco, per quanto quel gelato fosse buono, per me il suo “marchio di fabbrica” erano il cioccolato e la crema che, ad un certo punto, sapevano di limone o fragola e, pur non amando quei gusti, ci rimanevo quasi male quando non mi capitava, così come mi incavolavo se il cioccolato era ormai alla fine e mi trovavo ad avere quasi più limone nel mio gelato (sì, ero rompipalle pure allora, problemi?).

Sono passati più di vent”anni da allora: di persone che vanno in giro a portare gelati casa per casa non penso ne esistano più e se a qualcuno capitasse un gelato “contaminato” da un gusto non chiesto penso che pianterebbe non so quante menate allo sfortunato gelataio… eppure a me ancora capita di prendere un gelato alla crema e cioccolato e di aspettarmi, quasi inconsciamente, che salti fuori un retrogusto di fragola o limone: sono convinto che se mai mi capitasse mi sembrerebbe subito dopo di sentire il megafono dell”auto in lontananza, pronto ad annunciare alla sua destinazione successiva che oggi è il suo giorno fortunato.

Il tutto, probabilmente, con gli occhi lucidi, ovvio.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

Potrebbero interessarti anche...

9 risposte

  1. widepeak ha detto:

    ti mando un sorriso grande così!

  2. ziacris ha detto:

    Forse fa parte del DNA della generazione "carretto dei gelati", ma cioccolato e crema è un must

  3. Aries ha detto:

    Probabile… e poi, diciamocelo, non è che ci fossero così tanti gusti e fragola e limone erano da adulti 🙂

  4. melamy ha detto:

    Ci sono delle cose semplicissime che a volte scatenano in noi dei ricordi bellissimi… un po' come le madeleine di Proust … ricordi che ci fanno sentire vivi e grati.
    Buona serata.

  5. utente anonimo ha detto:

    Io ho sempre preferito limone e fragola. Mai fragola e limone, sempre limone e fragola. Così il limone lo mettono per primo e resta sotto ed alla fine ho la bocca buona.
    E ti farà piacere sapere che, seppure rari e spesso in occasioni di sagre paesane o domeniche fuori messa, non sono estinti questi gelatai.

    Devero

  6. Aries ha detto:

    @Melamy: buona giornata a te 🙂

  7. AnnikaLorenzi ha detto:

    che bello questo post..
    mi hai ricordato i primi ghiaccioli alla menta che io e mio fratello nel paesino delle vacanze abbiamo avuto il permesso di mangiare..
    perchè il ghicciolo " ghiacciava "lo stomaco!

  8. Aries ha detto:

    Vero!! Lo dicevano pure a me :)))

    Grazie del bel commento 😉

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Consenso ai cookie GDPR con Real Cookie Banner