Mamma ATM
L”ATM, Azienda Trasporti Municipalizzata, è un”entità che definirei sinceramente altruista e basata sull”interesse per la soddisfazione del cliente/utente.
Come spiegare altrimenti le meravigliose code che nascono ad inizio mese quando tutti gli abbonati devono ricaricare la loro modernissima tessera elettronica?
Disorganizzazione? Sadismo? No, miscredenti! Si tratta di un subdolo trucco per far socializzare! Altro che Facebook, altro che siti di incontri, il futuro è nella riscoperta della coda come luogo di intorto e l”ATM lo sa!
Ma in realtà il meglio lo raggiungono con le nuove, moderne, avveniristiche pensiline di autobus e tram.
Già , perché se una volta uno aspettava guardando all”orizzonte il miraggio di una sagoma giallo/arancione sperando che il numerino in cima fosse il proprio, ora non è più necessario!
Ora, signore e signori, ci sono i tempi di attesa di ogni linea, mica cotiche.
Ed è così che un certo informatico di vostra conoscenza arriva a Romolo, esce dal metrò, raggiunge la pensilina e cerca il proprio numero.
Guarda.
6 minuti.
Bene, non molto, aspettiamo con fiducia.
Passano 5 minuti.
Guarda di nuovo il tabellone.
5 minuti.
Ora, a casa mia 6 minuti – 5 minuti = 1 minuto.
Per l”ATM no. Ma non credete, non si tratta di cazzata madornale come ognuno potrebbe pensare! Troppo facile, uomini e donne di poca fede. E’ che l”ATM ha inventato il modo di rallentare il tempo! Voi non ve ne rendete conto, ma vi sta allungando la vita senza che ve ne accorgiate.
Dovreste ringraziare, altroché.
Ma può anche capitare che si arrivi ed accanto al proprio numero non sia scritto proprio niente. Zero. Ciccia.
E questo è ancora più voluto.
Certo, è una lezione di vita che mamma ATM vuole darvi: non potete mica sempre aspettarvi la pappa pronta, no? Una volta ogni tanto meglio lasciarvi brancolare nel buio. Vi aiuta a maturare. Un giorno, ve l”assicuro, gliene sarete grati.
Ed infine la scritta più bella in assoluto.
Alzate la testa ed accanto al vostro numero leggete quelle due paroline magiche.
“In coda”
Ed ecco la vostra più importante lezione di letteratura italiana.
Già , perché “In coda” è un personalissimo riassunto di un”espressione ben più lunga e di dantesca ispirazione.
Lasciate ogni speranza voi ch”aspettate.
Hai sbagliato titolo.
Non dovevi scrivere "Mamma ATM" ma "Maremma ATM"
Effettivamente…. un bel "Ma(re)mma ATM" poteva essere molto fico 😉
Comprendo perfettamente emi trovo assolutamente d’accordo con te. ^^
Viva la Grande Madre di noi tutti milanesi!
Eggià 😛