Io e Dewey

Lo ammetto, ho comprato questo libro un annetto e passa fa, un po” sull”onda di Io e Marley ed un po” stuzzicato dall”idea di leggerne un “corrispondente felino”; in realtà  in tutto questo tempo, pur essendo sempre davanti ai miei occhi al momento di ogni scelta del nuovo volume da leggere, non è mai capitato che mi venisse una voglia pazzesca di iniziarlo, segno che già  non mi aspettavo molto.

Poi, una volta terminata “La strada”, di MacCarthy, avevo bisogno di dedicarmi a qualcosa di molto pù leggero ed invece di rivolgermi al “solito” Herriot ho deciso di dare una possibilità  al gatto da biblioteca.

Tutta questa premessa per dire che non mi aspettavo grandi cose da questo libro ed è probabilmente per questo che non sono rimasto né deluso né entusiasta.

Sia chiaro, qualche pregio ce l”ha senza dubbio: racconta comunque una storia di buoni sentimenti e molti appassionati di felini ritroveranno tante caratteristiche dei propri adorati.

Purtroppo, però, non bastano buona volontà , una storia carina (che sia reale o meno) e l”impegno per ottenere un buon libro: lo stile di scrittura è piatto, monotono, poco coinvolgente, alcuni momenti (tipo le “liste” che compaiono alla fine di alcuni capitoli) sono più da the del pomeriggio con le amiche che altro e gli intermezzi con la vita privata dell”autrice, per quanto delicati, non aggiungono né tolgono nulla al resto della storia principale.

Non è un libro sgradevole, ma non è neanche il testo che consiglierei a molti, fatto salvi forse i fan dei felini tout court.

Un libro da treno o giù di lì, ecco.

PS per Valeria: è G. Balducci, ma non ne andrei tanto fiero 😛

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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2 risposte

  1. utente anonimo ha detto:

    Sono fondamentalmente d’ccordo con te, ma per me aveva anche un interesse professionale: qualsiasi bibliotecario italiano rimarrebbe affascinato dall’organizzazione e gestione della biblioteca di  una sepput piccola città americana.
    E ho trovato motlo interessante l’evolversi della comunità che vi gravita attorno.
    Tintaglia

  2. Aries ha detto:

    Sì, da questo punto di vista posso immaginare che la cosa possa generare interesse: effettivamente però è anomalo che un libro incentrato (nelle intenzioni) sul felino ti colpisca più per il discorso "biblioteca" ;)

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