Corpi senza volto
Un breve ritorno al thriller tanto per staccare dai generi a cui sono più legato ogni tanto ci vuole senza dubbio e, di solito, Tess Gerritsen è una scelta gradevole.
Anche in questo caso non si può certo dire che il romanzo sia malvagio: sebbene si svolga prima de "Il sangue dell’altra" (sempre gradevoli le pubblicazioni italiane, eh?) si legge in modo scorrevole e permette di continuare ad approfondire la conoscenza di quelli che stanno diventando i personaggi principali dei romanzi dell’autrice, Jane Rizzoli e Maura Isles.
Un thriller, dicevo, che si legge bene, volentieri, scorrevole ed abbastanza appassionante, ma che è lontano sia da altri libri della Gerritsen che ho avuto il piacere di leggere sia da quelli di thrilleristi ancora più nelle mie corde: si nota, soprattutto, che alcuni punti avrebbero potuto essere ben più approfonditi, alcuni personaggi risultano un po’ piatti e le "movitazioni" non sempre così "complete" ed "adeguate".
Non ci sono picchi, in sostanza, né in positivo né, sia chiaro, in negativo: è una buona lettura per distrarsi, ma si ferma lì.
Una sufficienza stiracchiata, direi.
Anche in questo caso non si può certo dire che il romanzo sia malvagio: sebbene si svolga prima de "Il sangue dell’altra" (sempre gradevoli le pubblicazioni italiane, eh?) si legge in modo scorrevole e permette di continuare ad approfondire la conoscenza di quelli che stanno diventando i personaggi principali dei romanzi dell’autrice, Jane Rizzoli e Maura Isles.
Un thriller, dicevo, che si legge bene, volentieri, scorrevole ed abbastanza appassionante, ma che è lontano sia da altri libri della Gerritsen che ho avuto il piacere di leggere sia da quelli di thrilleristi ancora più nelle mie corde: si nota, soprattutto, che alcuni punti avrebbero potuto essere ben più approfonditi, alcuni personaggi risultano un po’ piatti e le "movitazioni" non sempre così "complete" ed "adeguate".
Non ci sono picchi, in sostanza, né in positivo né, sia chiaro, in negativo: è una buona lettura per distrarsi, ma si ferma lì.
Una sufficienza stiracchiata, direi.
La trama? Due suore vengono aggredite in un convento poco prima di Natale; una è già morta, l’altra in fin di vita.
Sarà compito della detective Rizzoli capire il motivo di una tale aggressione e, soprattutto, scoprire l’assassino.