Sfogo (non che se ne sentisse la mancanza)

Boh.

Non so che dire.

Mi ero ripromesso di non fare post “deprimenti” per un po’, ma quando poi ci sono giornate come questa la cosa risulta davvero difficile.

Se volessi vederne il remoto lato positivo potrei dire che almeno la rabbia sovrasta il dolore.

Già .

D’altronde oggi dire che sono arrabbiato è un eufemismo.

Sono incazzato, furente, fuori di me.

E frustrato, perché colui con cui dovrei prendermela non c’è più.

Ed ha lasciato me a risolvere i suoi casini.

I casini che, alla fin fine, stanno saltando fuori.

Casini che una persona con un po’ di sale in zucca non avrebbe mai neanche lontanamente accennato a fare.

Casini che avrebbero potuto (e potrebbero ancora) diventare veramente grossi.

Casini fatti perché era meglio ascoltare degli estranei che quello stronzo del figlio.

Quello stronzo del figlio che ora dovrà  fare i salti mortali per rimediare alle situazioni assurde che si è lasciato dietro.

Ed io che speravo di poter far pace con tutto e lasciar solo sedimentare la tristezza.

Povero pirla.