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Che io conosca gente strana è fuor di dubbio, ma che qualcuno riesca a superare ogni più rosea (o nera, fate voi) aspettativa è un discorso ben diverso.

Ad esempio oggi ho ricevuto una telefonata da incorniciare per vari motivi, tutti legati al personaggio che l’ha fatta.

Inquadriamo il soggetto.

Stiamo anzitutto parlando di una leggiadra pulzella il cui quoziente intellettivo non farebbe invidia neanche alla più stolta partecipante a Uomini e Donne, che riesce ad infilare banalità, luoghi comuni e frasi fatte anche nelle situazioni più improbabili; un gioiellino di donna dalla profondità pari a quella del Naviglio Martesana in secca, dalla quale mi è capitato di leggere un sms con una frase tristissima seguita da un "ah ah ah, una piccola battuta per sollevare il morale, sai sono una mattacchiona": sms a cui non ho potuto rispondere perché ero impegnate a recuperare i miei attributi caduti e rotolati via.

Aggiungiamoci, tanto per gradire, il fatto che su qualsiasi enciclopedia aperta alla voce "opportunismo" troverete una sua foto a grandezza naturale, senza ulteriori spiegazioni sotto: sarebbero inutili.

Orbene: tale meraviglioso insieme di qualità, dicevo, mi ha chiamato perché (ma va?) aveva bisogno di un favore, favore che ovviamente non le ho fatto, lasciandola raccontare quanto fosse nei casini e quanto fosse disperata e quanto il mondo fosse schifoso ecc…

Durante tale delirio c’è stata la chicca.

Un momento prima la sento dire "Guarda, sono proprio in un periodo di emme" impiegando qualche istante a capire che intendeva "merda" e rimanendo colpito da tale purezza di linguaggio… fino a quando, trenta secondi dopo, se ne esce con un "no, perché sai, a me alla fine non fotte veramente un cazzo…".

Ecco.

Ora la mia domanda, abbastanza naturale direi, è: perché ha ritenuto "merda" non adatta alla sua boccuccia e "fotte" e "cazzo" invece sì?

…

Certo, ora che lo vedo scritto qualche piccolo sospetto mi viene…