Wind of change
In 34 anni e rotti di vita sono stato tante cose diverse.
Sono stato il secchione sfigato e sovrappeso messo all’indice dai compagni di classe.
Sono stato il figlio diligente ed abbastanza noioso.
Sono stato il ragazzo romantico, emozionato ed incredulo alla sua prima storia.
Sono stato l’anima del gruppo che si inventava sempre nuove idee per cazzeggiare.
Sono stato quasi un patrigno.
Sono stato il marito.
Sono stato l’amico.
Sono stato l’amante.
Sono stato quello iper-razionale.
Sono stato quello dei colpi di testa.
Sono stato il consolatore più del consolato.
Sono stato colui che perdonava e quello che tagliava i ponti definitivamente.
Sono stato il romantico ed il passionale.
E negli anni ciò che ero si è evoluto, è cambiato, integrando nuovi aspetti ed abbandonando qualcosa che mi stava stretto come un paio di scarpe vecchie.
Il cambiamento per me è sempre stato un concetto positivo, sinonimo di vita, di evoluzione, di crescita, di ricerca e di scoperta, un aspetto che ho sempre cercato invece di subire, un qualcosa che, in caso di prolungata assenza, faceva sentire pesantemente la propria mancanza.
Una parte di me, senza se e senza ma.
Da un po’ ho iniziato a sentire che ci risiamo e stavolta sta anche capitando in un modo nuovo: se in passato c’erano momenti in cui il cambiamento era desiderato prima ancora di essere raggiunto, stavolta le due cose stanno andando di pari passo.
Tanti segnali, alcuni piccoli, altri più grandi, alcuni silenti ed altri in crescendo, lo stanno dimostrando.
Lo sento nel piacere del tornare a nuotare con una costanza che non avevo mai avuto prima.
Lo sento nel desiderio di letture nuove che affianchino le mie vecchie passioni.
Lo sento nella durezza verso alcuni clienti che prima sopportavo più facilmente.
Lo sento nel desiderio di stare accanto a chi lo merita davvero ma di togliermi dalle scatole coloro che si crogiolano nella propria piccolezza.
Lo sento nell’aria.
Il cambiamento sta arrivando e chissà chi sarà l’Aries che compirà 35 anni: chissà cos’avra tenuto e cambiato, cercato ed ottenuto, scordato ed abbandonato.
Il cambiamento è in atto ed io sono pronto a tuffarmici.
Come sempre.
che entusiasmo! 🙂
Non posso farne a meno, lo sai 🙂
Ma quand’è il tuo compleanno?così so quando farti gli auguri…
Riesci a essere propositivo verso i cambiamenti, io ho sempre il terrore di vedermi scorrere la vita davanti senza coglierne l’essenza. Cosa che probabilmente faccio da un bel pò d’anni! 🙂
Un abbaccio!
Clavdia Chauchat
Penso che il tuo timore sia assolutamente da tenere sempre in considerazione: il mio amore per il cambiamento è anche una risposta a quello, tra l’altro 🙂
Comunque al mio compleanno mancano sei mesi: è il 13 aprile, hai tutto il tempo 🙂
Abbraccio ricambiato!
A me i cambiamenti spaventano, ma ora li vedrei come una boccata d’aria fresca. Li vedo come una salvezza. Ma devo attenderlo, arriva da solo o devo cercarlo? Perchè le ultime volte che l’ho cercato è andata sempre peggio… sono un po’ combattuta
…AAahhhhhh Lo dicevo io !!!
Vedi che ormai ti conosco 😉
Emcy
@Laretta: non c’è una regola. Cercarlo di solito è un segnale di qualcosa di importante, ma spesso è altrettanto importante che la cosa fluisca almeno in parte da sé…. non è facile…
@Emcy: tu dicevi altro, se vogliamo essere pignoli 😛
Come ti capisco! Io sono nel pieno di questa fase che stai descrivendo 🙂
Se sia bella o mi spaventi non lo so ancora, non ho il tempo materiale di pensarci 😀
Vai, continua così :)))
A me piace per definizione :)))) Anche quando può far paura, la trovo una paura positiva e creativa.
Anche tu, vai così 🙂