Esibizionismo?

Una persona che seguo su un paio di social e che di solito trovo esprimere pareri interessanti, oggi ne ha esposto uno che mi ha fatto riflettere e che mi lascia parecchio combattuto.

La sua affermazione (che si riallaccia a un discorsi sui censori dei social che non sto a riportare non essendo questo cruciale al mio ragionamento) è che se si è su un social si è per definizione lì per esibizionismo.

Che si sta sui social per esibire qualcosa di noi, sia esso il culo, la cultura, la posizione politica e via dicendo in questo modo.

Come dicevo sono combattuto.

È assolutamente indubbio che la maggior parte delle persone usi i social come palchi da cui esibirsi: ne scrivevo io stesso alcuni giorni fa, notando come questo porti a un isolamento e a una sorta di pubblico personale verso cui fare i divi.

Ma, a differenza di quel che dice la persona in questione, io mi sento ancora di considerare questa piega come una deviazione dall’idea originale, deviazione che porta a un impoverimento pesante nei contenuti e, soprattutto, negli scambi.

Cerco di spiegarmi ma, soprattutto, di mettere ordine nelle mie idee.

Il termine “social”, di per sé, impliche una componente principale di interazione: tu scrivi, io ti rispondo, tu ribatti e in questo modo interagiamo e, si spera, ci arricchiamo; se, però, la si intende come palco da cui tutti ci esibiamo, finisce per essere una situazione in cui tu ti esibisci, io ti dico bravo, tu ringrazi (o non caghi) e finisce lì, oppure qualcuno ti critica, tu ti incazzi, e si finisce in flame.

Ed è, vedendo bene, ciò che succede oggi nella maggior parte dei casi.

Quindi ha ragione questa persona? Se si è su un social lo si fa solo per esibirsi?

Onestamente non saprei, penso dipenda da cosa intendiamo per “esibirci”.

Se esibirsi è mostrare qualcosa agli altri, allora per forza di cose è cose, ma allora lo è qualunque forma di comunicazione: se ti parlo, allora mi esibisco, perché sto attirando la tua attenzione. Io non lo chiamo esibizionismo, lo chiamo condivisione e comunicazione.

Se invece esibirsi è porsi su un piedistallo col solo scopo di essere visti, allora sì, quello rientra nella categoria.

Ma rientra nell’uso sterile dei social, per quanto mi riguarda.

Provo a fare un esempio.

Esibizionismo: “ehi, venite da me, così vi mostro due ore di foto delle mie vacanze e poi ve ne tornate a casa”

Condivisione e comunicazione: “ehi, venite da me, così vi racconto delle mie vacanze e voi mi raccontate le vostre”

Ecco, evidentemente per sempre più persone i social sono la prima situazione, io vorrei ancora fossero la seconda.

Tant’è che, volendo, sarebbe molto più esibizionistico un blog (per dire un esempio a caso): ma anche qui, quante volte mi sono lamentato della poca interazione con chi legge?

Devo essere un caso strano io, evidentemente.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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