Samhain. Mai come oggi Samhain.
Ammetto che ho cercato di non pensarci fino a oggi, perché in parte era doloroso. Negli ultimi dieci anni se non di più a Samhain ero a Lucca, in locanda, alla fine di una giornata stancante ma appagante ai Comics.
Festeggiare Samhain era farlo ai Comics. Era la mia celebrazione. Quest’anno, ovviamente, non è così ed è doloroso pensare a quanto mi manchi essere per le vie di Lucca e vivere appieno quella ricarica che mi è sempre stata così necessaria.
Ma tant’è.
Stanotte accenderò una candela e attenderò che l’anno si dissolva.
Sappiamo tutti cos’è stato l’anno passato. Se il disastro è arrivato a febbraio, per me alcuni segni non immediatamente riconoscibili ci sono stati da prima. Ma vai a sapere che non erano singoli, ma precursori.
Quello che è certo è che l’anno che sta finendo mi ha ferito, svuotato, messo in ginocchio. Toccandomi in parte dal punto di vista materiale ma immensamente da quello psicologico ed emotivo, con effetti che richiederanno tempo ed energie per essere smaltiti.
Mi ha messo davanti la mia solitudine. La mancanza di radici. Il vuoto di alcuni rapporti. Le ferite mai guarite.
E io, lo ripeto sempre, sono stato tra i fortunati.
Ma mentirei e sarei ingiusto se dicessi che ha portato solo cose negative.
Polo Nerd è cresciuto proprio mentre molto altro crollava e ora dà più soddisfazioni che mai.
È nato Astronomiti con una delle persone più importanti per me ed è stato accolto con un tale entusiasmo, con commenti così emozionanti che ancora stento (e stentiamo) a crederci.
Ho deciso di dare il mio romanzo in pasto al mondo e, se pure il pubblico è ancora piccolo, anche qui il riscontro è emozionante.
Ho scoperto, soprattutto grazie ai podcast, persone belle, purtroppo lontane, che mi hanno dimostrato che si può sempre trovare calore anche dove non si immagina.
Un legame è cresciuto dal prendere una pizza al volo in stazione all’essere elemento imprescindibile di praticamente ogni giornata (e di un podcast, ribadiamolo).
Di questo sono grato e non mi stancherò di ripeterlo.
Ma ora la luce cala.
Il mondo va a dormire per rigenerarsi.
E che la luce di domattina ci porti la cura alle ferite e faccia crescere i doni già ricevuti.
Che il nuovo anno ci guarisca e poi riparta da lì.
Lo auguro a me, lo auguro a tutti voi.
Buon Samhain.
Mai come oggi.