Addio, Capitano Navarre
Se dovessi elencare gli attori che più sono entrati nel mio immaginario di ragazzo e non, uno dei primi da citare sarebbe Rutger Hauer.
Ovviamente il primo pensiero che viene va per forza di cose a Blade Runner e a quel monologo finale improvvisato che è diventato un vero e proprio punto fermo nella cultura pop moderna.
Ma io non posso non pensare anche a Navarre in LadyHawke, uno dei film che ho più amato e che più amo, che sapeva racchiudere ironia, avventura e romanticismo oltre ad avere una colonna sonora meravigliosa scritta da Alan Parsons.
E lui, lì, era un eroe perfetto. Sofferente, solitario, arrabbiato ma mai meno che onorevole. L’immagine del cavaliere che tutti noi possiamo avere immaginato.
E poi aveva l’amore di Michelle Pfeiffer, parliamone…
E ancora c’era un film che penso pochi ricordano. Si chiamava Furia Cieca. Era un film di serie B, ma lui interpretava un uomo cieco che, grazie a un allenamento speciale, diventava capace di combattere affidandosi agli altri suoi sensi. Vi ricorda nulla? Ecco.
Ma io ne sto citando solo tre e la sua cinematografia annovera letteralmente decine di film, incluso Sin City e la Leggenda del Santo Bevitore.
Non era forse una megastar come alcune a cui siamo abituati, ma era un ottimo attore che interpretò personaggi iconici.
Oggi, che è morto, il mio immaginario perde un cardine fondamentale che va a raggiungere Carrie Fisher, Robin Williams e i troppi che se ne sono andati.
Ringrazio di aver avuto la fortuna di incontrarlo. Non in un evento incredibile, in un banchetto in un centro commerciale vicino casa dove faceva una raccolta fondi. Ho da qualche una foto scattata mentre mi autografava una sua foto proprio in Furia Cieca e lo script di LadyHawke, che tengo gelosamente in libreria.
Addio, Capitano Navarre.
Grazie delle avventure.