Dovevi fare diversamente

Anni fa, prima delle gioie che poi mi regalò il ginocchio, presi una brutta storta a una caviglia mettendo il piede in un buco del marciapiede, tale da costringermi ad andare al Pronto Soccorso.

Facevo molta fatica anche solo a poggiarla, ma in qualche modo ci arrivai.

Dopo la classica lunga attesa, il medico di turno mi comunicò una notizia di fondamentale importanza, ovvero che avevo fatto l’unica cosa che non avrei dovuto fare; alla mia richiesta – un po’ preoccupata, non lo nego – di ulteriori spiegazioni, aggiunse lapidario “ci ha camminato sopra”.

Ora.

Io, allora, pesavo qualcosa come dieci/quindici kg in più di oggi e già oggi non sono certo sottopeso e, in aggiunta, non avevo – mea culpa, che si sa che si tratta della dotazione base in qualunque abitazione – stampelle pronte a sorreggermi, per cui, dato che l’opzione volo mi era stranamente preclusa, dedussi che secondo lui avrei dovuto farmi prendere in braccio dalla mia compagna di allora che senza dubbio non avrebbe avuto problemi a sollevare una massa sì lieve.

Avanti veloce a ieri sera e oggi.

Dopo aver montato le gomme estive mercoledì, eri sera stavo uscendo per una cena fuori quando, circa 3/400 metri dopo essere partito, mi sono accorto che la macchina non andava come previsto e, subito dopo, un cortese automobilista mi ha avvisato che avevo una gomma completamente a terra.

Ovviamente ho tirato vari accidenti e ho cercato di infilarmi in una via deserta lì vicino, che purtroppo non era particolarmente parcheggiabile.

Apro il bagagliaio, estraggo il cric e la chiave per i bulloni e mi accingo a far finta di sapere cosa fare, quando scopro che per qualche incomprensibile motivo la chiave non si adatta ai bulloni delle mie ruote. Non entra, non c’è verso.

Pausa smadonnamento.

Cosa potevo fare?

La macchina, lì, non poteva stare e riportarla sotto casa avrebbe comunque voluto dire farle fare un giro non da poco a causa dei sensi unici. I carri attrezzi sappiamo quanto costano e anche chiamando quello dell’assicurazione, lì sarebbe stato un problema aspettare, quindi comunque avrei dovuto spostarla.

Decido di muoverla a 20 all’ora e portarla verso il gommista, che si trova a circa un km, così da farlo intervenire l’indomani, cioè oggi.

Risultato odierno:

  1. Guidare su una gomma sgonfia comunque non è buona cosa, perché la gomma finirà per essere inutilizzabile
  2. (ma già lo sapevo): cambiare una sola gomma è quanto meno sconsigliabile, per cui ne vanno cambiate due
  3. Prezzo di due gomme montate come quelle già presente: 320 euro.

Ma oltre al giramento di palle dell’insieme, quello che aggiunge la ciliegina sulla torta è sapere che alla base di tutto c’è stato un chiodo e la chiosa del capo officina: “se non ci fosse andato in giro avremmo potuto ripararla”.

Bello, buono a sapersi, grazie.

Per il futuro, chiunque ritenga di dovermi dare un’informazione del genere è pregato di farmi sapere esattamente cosa secondo lui avrei dovuto fare nella situazione.

Altrimenti taccia.

In questo caso, per non andarci in giro, considerando  i problemi col ruotino e tutto il resto, cosa doveva fare? Farla decollare?

No, perché in quel caso le ruote mica mi servivano, eh?

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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