The Gifted: 1×12 eXtraction – 1×13 X-roads
Dopo una settimana di pausa, The Gifted giunge infine al proprio season finale con due episodi consecutivi che tirano le fila delle vicende e aprono nuovi scorci sulla futura, fortunatamente già annunciata, seconda stagione.
La scelta di saltare una settimana di programmazione per poi concentrare due episodi separati in un’unica serata era sembrata, inizialmente, strana: sembrava più un modo per alzare l’hype che il risultato di una vera esigenza narrativa. Siamo felici di poter dire che le apparenze possono ingannare e che tale scelta è stata sicuramente vincente sul piano del crescendo emotivo e della narrazione complessiva.
Sia, eXtraction, che funge da ponte con gli avvenimenti di 3 X 1, che x-Roads, che ne gestisce le conseguenze, sono apparentemente incentrati sul tentativo, da parte della rete mutante e delle Naiadi, di fermare l’espansione di Campbell prima che sia troppo tardi; il sottotesto più importante, però, è ben altro ed è riassumibile con un’unica domanda: quali sono i limiti?
Quali sono i limiti per difendere se stessi e la propria gente, qualunque sia il significato che si voglia dare a questa parola?
Quali sono i paletti che vanno posti?
Quali, ancora, sono i margini entro cui il dolore può giustificare determinate azioni?
Lo vediamo a partire da Campbell, il cui confronto con la malattia del fratello ha radicato in lui violenti sentimenti antimutanti. L’abbiamo visto con l’agente Turner, il cui odio l’ha avvelenato al punto da renderlo ingiustificabile in modi e intenzioni nonostante l’umana comprensione per le sue tragedie. Ma lo vediamo anche sull’altro fronte, nel confronto tra i metodi del Club Infernale incarnato dalle Naiadi e quelli degli X-Men, visti attraverso la rete mutante.
Un confronto che dilania chi si trova in mezzo, con inevitabile focus su Lorna e Marcos e sui fratelli Strucker.
Una situazione speculare, due rapporti d’amore (fraterno o di coppia che esso sia) messi in crisi dal diverso modo di definire i limiti accettabili.
Lorna, col suo retaggio nobile (ricordiamo che pur non venendo mai detto esplicitamente, suo padre è Magneto) e la sua malattia mentale, coi traumi vissuti e subiti e il terrore per il futuro di suo figlio: un accumulo di dolore e paure, una somma di fragilità e potere che la portano a non accettare più la passività e a voler restituire alla causa più o meno diretta della sua disperazione tutto ciò che ha dovuto subire.
Marcos, suo contraltare, vede la discesa verticale della donna che ama ma non ha alcun modo di intervenire: nel momento in cui la disperazione e il dolore sono violenti e travolgenti, la razionalità e la compassione soccombono inerti e il risultato è una frattura – probabilmente – insanabile.
Il caso dei fratelli è simile seppure diverso. Andy, in assoluto il personaggio più fastidioso e irritante della serie, ha seguito un percorso discendente continuo che nessuno dei suoi familiari ha voluto riconoscere finché non è stato troppo tardi. Le umiliazioni ricevute a scuola, la sua frustrazione nei confronti del padre, il dolore di quanto accaduto alle industrie Trask e, non ultimo, quel sussurro nell’orecchio da parte delle Naiadi, hanno fatto crollare qualunque barriera etica e morale del ragazzo, il cui scopo apparente è proteggere gli altri mutanti, ma il cui desiderio reale è uno solo: vendetta a tutti i costi.
Non si corra però l’errore di pensare che la causa reale delle azioni di Lorna ed Andy siano le Naiadi: le gemelle sono abili manipolatrici, questo è vero, ma non sono in grado di alimentare qualcosa che non è già presente; si è visto col loro tentativo – fallito dopo poco – di contrapporre Blink e Thunderbird: nel momento in cui non ci sono fondamenta, il castello di ostilità non può essere costruito e crolla velocemente.
Due divisioni, quindi, che rappresentano il cuore di questo finale, essendo alla base delle catastrofiche conseguenze che si fronteggeranno alla fine.
Contrapposizioni esplose anche grazie alla voce istigatrice delle Naiadi. Le gemelle Frost sono indubbiamente la rivelazione di questa seconda metà di stagione, nella qualità dei personaggi e nella gestione delle sottotrame. Sarebbe un errore considerarle esclusivamente dei villain: si tratta di personaggi complessi che credono davvero nel loro modo di condurre la battaglia. Motivazioni paragonabili a quelle della rete, metodi più che opinabili, come d’altronde è sempre stato per la Confraternita dei mutanti, fumettisticamente e cinematograficamente parlando.
In tutto questo, la minaccia di Campbell finisce per passare quasi in secondo piano: nel momento in cui non ci sono più limiti etici e di poteri, l’annientamento fisico dell’avversario non è più un problema e il passaggio al lato oscuro è sostanzialmente concluso. Notevole la scelta degli sceneggiatori di fare un passo del genere, trasformando Lorna in un’assassina a sangue freddo e rendendola, in questo modo, un nuovo elemento portante delle nuove incarnazioni del Club Infernale e della Confraternita.
Meno traumatico, ma altrettanto importante, è il passaggio di Andy, che volterà le spalle a famiglia e amici pur di seguire il proprio desiderio di rivalsa. Simbolico, da questo punto di vista, l’accidentale uso dei suoi poteri contro il padre che cerca di fermarlo: il ragazzo, senza la bilancia morale di Lauren e dei genitori, non ha più equilibrio e questo, in futuro, porterà di certo a gravi conseguenze.
La stagione si conclude così, con la rete mutante ridotta in ginocchio e privata di parte dei suoi membri, con il quartiere generale distrutto, Cambpell (apparentemente?) morto e Turner pronto a perseguire i propri desideri di vendetta al di fuori dei Sentinel Services.
Ma, soprattutto, si conclude con un nuovo Club Infernale e una nuova Confraternita pronti a nascere. La guerra che vedremo nella seconda stagione avrà tre contendenti: quali alleanze dovremo aspettarci in nome della sopravvivenza?
Possiamo serenamente affermare che questo finale riesce a mantenere e superare le promesse fatte dall’intera stagione: The Gifted si è dimostrata una serie capace di prendere a piene mani dalla cosmogonia mutante fumettistica, innestarsi nell’universo cinematografico esistente e creare qualcosa di nuovo, interessante e in grado di aggiungere tridimensionalità al mondo creato nei film.
Il messaggio relativo alla discriminazione, da sempre alla base della simbologia mutante, non solo è rappresentato in modo duro e realistico, ma diventa dolorosamente vivo nel periodo storico che stiamo vivendo. La varietà dei personaggi, poi, ha permesso l’approfondimento di sfumature caratteriale ed etiche, passando da un Turner accecato dall’odio a un Campbell che proietta sul diverso la propria vigliaccheria (ricordiamoci che per difendersi si nasconde dietro a dei bambini incolpando poi i mutanti), da una Blink che scopre l’importanza della lotta comune a una Lorna che decide che certi prezzi sono accettabili, fino a una famiglia Strucker che viene trasformata, evolve e, nonostante questo, finisce per sfaldarsi.
Prima che iniziasse la stagione, The Gifted era forse la nuova serie per la cui qualità più temevamo. Oggi possiamo essere felici di esserci sbagliati e siamo in grado di affermare che è assolutamente all’altezza e complementare ai miglior film e fumetti degli X-Men e superiore a certi incidenti di percorso come X-Men: Conflitto finale o X-Men: Apocalypse.
Un paio di note prima chiudere:
- Come già accennato, è ormai assodato che il padre di Lorna sia Magneto. Possiamo aspettarci un approfondimento al riguardo nella prossima stagione
- Il cognome Frost dato alle Naiadi è un omaggio a quella Emma Frost che, nei fumetti, ne è insegnante e mentore e che fu per anni membro fondamentale del Club Infernale come sua Regina Bianca prima di passare agli X-Men e sposare Ciclope. Al cinema, il suo personaggio si è visto in X-Men: First Class, ma dato che quel film è ambientato negli anni ’60, le Naiadi possono essere al massimo sue nipoti
- All’inizio di X-Road compare un avvocato di nome Evangeline. Si tratta di un personaggio secondario comparso anche nei fumetti – il che la dice lunga sulla passione degli sceneggiatori – il cui potere è trasformarsi in un enorme drago rosso.