Arrow: 6×09 Irreconcilable Differences

A inizio stagione, quello che più aveva colpito di Arrow era stata l’apparente volontà di cambiare quasi totalmente lo status quo del personaggio, per permettere di esplorare nuovi terreni narrativi. Per questo motivo, trovarsi davanti a un finale di mid-season in cui la parola d’ordine sembra essere “ritorno alle origini” lascia decisamente spiazzati.

L’episodio con cui la serie ci saluta per l’inverno è sicuramente non privo di sorprese, alcune delle quali, se non tutte, sembrano però decisamente forzate e fuori character.

Arrow 6x09 Recensione

Partiamo dall’elefante nella stanza: il tradimento di Rene. La spiegazione data, quella di voler proteggere il rapporto con la propria figlia, è per certi versi plausibile, soprattutto se pensiamo al temperamento non certo mansueto del personaggio, eppure stona col percorso che ha fatto e che l’ha portato a conquistarsi la fiducia del gruppo. Se, però, possiamo anche sorvolare su questi dubbi, si fa davvero fatica ad accettare che lo stesso personaggio che ha fatto il discorso durante il matrimonio e che ha supportato Oliver in entrambe le sue identità possa aver agito alle spalle senza mostrare un minimo rimorso o scrupolo. Un conto è fare scelte difficili, un altro non sentirne il peso.

Arrow 6x09 Recensione

Ma di scelte opinabili l’episodio è pieno, a partire dalla neocoppia Queen-Smoak che ben pensa, invece di confrontarsi con i propri compagni di squadra, non solo di spiarli – condannando di fatto l’unità del Team Arrow – ma anche di agire sommariamente senza prove e senza altro che sospetti e dubbi. Sono errori che avremmo potuto accettare da parte di persone alle prime armi, ma fatti da gente che fa questo lavoro da anni sono assurdi e stonati. Quando la sceneggiatura prende pieghe del genere è segno evidente che gli autori vogliano direzionare la storia verso un certo punto fisso, senza però aver adeguatamente preso le misure col percorso intermedio: se avessero sviluppato meglio e su più episodi questa storyline, l’intero finale ne sarebbe risultato rafforzato; in questo modo, invece, ci troviamo davanti a eventi sicuramente interessanti, ma che in qualche modo lasciano frustrati per come ci si è arrivati.

Arrow 6x09 Recensione

Finalmente, invece, vediamo che i vari villain comparsi nel corso di questo primo arco sono correlati tra loro e il Cayden James del sempre bravissimo Michael Emerson è in realtà a capo di un’operazione molto più ampia e complessa di quanto ci fosse dato intuire: tutto ciò che abbiamo visto in questi episodi è in qualche modo collegato, il che fa ben sperare per il prosieguo della stagione.

Da segnalare, poi, lo sviluppo – non del tutto imprevisto, ma di sicuro interessante – del rapporto tra Black SirenQuentin Lance: pur non essendo realmente padre e figlia, entrambi hanno perso il corrispettivo parente e quello che dovrebbe essere un rapporto di puro odio si sta sviluppando invece in qualcosa di più complesso e tridimensionale. La svolta, come dicevamo, era abbastanza prevedibile ma era anche altrettanto auspicata: pur non avendo interesse a vedere Katie Cassidy di nuovo in versione senza macchia e senza paura, è altrettanto poco interessante assistere alla sua versione total black. Sembra che l’attrice e il personaggio diano il proprio meglio quando possono lavorare sulle sfumature, per cui ci auguriamo che questa strada venga ulteriormente percorsa.

Arrow 6x09 Recensione

La stagione si ferma, quindi, con una situazione che poco ha a che vedere con gli inizi. Oliver è di nuovo Arrow (con buona pace delle promesse a William), Thea si è risvegliata dal coma (ma sarà da vedere quanto comparirà), non esiste più di fatto un Team Arrow e abbiamo invece un vero e proprio Team Villain.

Nonostante i difetti citati, non possiamo negare la curiosità di vedere i futuri sviluppi della serie, che si conferma al momento l’unica dell’Arrowverse (oltre, forse, a Supergirl) a riuscire ancora ad avere qualcosa da dire, nonostante alcuni scivoloni.

Il nostro auspicio è che, per una volta, almeno qualche cambiamento diventi definitivo o porti comunque a nuovi status quo. La serie ne ha bisogno, così come gli spettatori.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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