The Gifted: 1×04 eXit strategy – 1×05 boXed in

Arrivata ormai a metà della stagione, The Gifted spinge l’acceleratore senza però mai perdere di vista il proprio stile e la coerenza dei personaggi, in due episodi differenti come composizione eppure complementari dal punto di vista narrativo.

eXit strategy

Dopo aver visto gli episodi precedenti, era sensato avere il timore che la storyline relativa alla prigionia di Lorna e Reed diventasse l’elemento portante dell’intera stagione, col rischio di diluire la narrazione e allungarla oltre limiti accettabili: più volte, d’altronde, si è vista in passato tale scelta, che spesso ha nascosto una carenza di idee e un tentativo di arrivare al finale di stagione con cliffhanger preannunciati e posticci.

A voler togliere ogni dubbio sulla qualità della scrittura è stato proprio eXit strategy, in cui il plot in questione diventa centrale e viene risolto in un episodio ricco d’azione senza trascurare gli ormai soliti approfondimenti sui personaggi.

Recensione di The Gifted 1x04 - 1x05

Un nuovo flashback a inizio episodio ha due scopi principali: da una parte mostrarci uno dei famigerati “centri di riabilitazione mutante” nominati alla fine dell’1×03, dall’altra introdurci al personaggio di PulseMigliore amico di John, lo vediamo morire apparentemente nel passato per tornare nel presente come collaborazionista: i suoi poteri di annullamento delle capacità mutanti mettono a rischio la missione e le vite dei protagonisti, ma è la sua presenza stessa a mostrare a loro e allo spettatore quanto i metodi delle forze speciali siano spregiudicati; anche il lavaggio del cervello è considerato uno strumento accettabile pur di catturare e sconfiggere i mutanti.

I quaranta minuti di storia ci portano lungo le fasi di pianificazione e messa in atto del piano di salvataggio di Reed e Lorna, dandoci la possibilità di approfondire, in parallelo, il passato e il presente di diversi personaggi.

Scopriamo che Eclipse, prima di unirsi alla rete mutante, collaborava con un cartello criminale di cui ha bisogno per recuperare informazioni sul trasferimento di Polaris;  si trova così ad affrontare un passato che sperava di aver abbandonato.
Il classico patto col diavolo assume, in questo contesto, il volto della sua ex-ragazza – lasciata proprio a causa di Lorna – succeduta al padre come leader dell’organizzazione criminale.
L’accordo stretto dal ragazzo pur di salvare la donna che ama gli è già costato un piccolo pezzo d’anima e di certo non finirà con l’episodio in questione: Marcos ama Lorna ed è disposto a qualunque cosa pur di salvarla, anche a sacrificare se stesso.
Se la scelta narrativa del passato criminale non è certo originale, la messa in atto è buona e ben inserita nella storia.

Recensione di The Gifted 1x04 - 1x05

Parlando di Lorna, Polaris si trova a condividere parecchie ore con l’uomo che pochi giorni prima l’aveva fronteggiata al di là delle sbarre: avendo ormai compreso il carattere non certo docile della ragazza, non ci stupisce che la sua prima reazione sia sprezzante e carica di odio. Reed impiega buona parte dell’episodio a mostrare la propria buona fede. Si scusa di ciò che ha fatto ricevendo in risposta meritate parole cariche di disprezzo, ma alla fine riesce a far abbassare la guardia alla ragazza giusto in tempo per riuscire a collaborare e liberarsi. Sarà la sua offerta di farsi strappare dalla gamba i chiodi di metallo necessari a Lorna per usare i suoi poteri a dimostrare la sua sincerità.

– Prima di tutto questo non capivo. Ma ora sì e mi spiace.
– Congratulazioni per aver scoperto che sei uno dei cattivi. Quindi? Se ci avessi pensato un po’ di più non avresti distrutto tante vite? Eh? Vuoi perdono? Chiedi al ragazzino che ho fatto salire su un bus mentre urlava, pregando di raggiungere la madre in prigione, dove tu l’hai mandata. Sai cosa? Chiedi alle centinaia di famiglie a cui avete rovinato la vita tu e i tuoi amici. Non chiedere a me.

Sempre centrale e molto ben approfondito è lo slot legato a Caitlin e ai fratelli Strucker. L’ormai ex-infermiera è pronta a mettersi in prima linea per salvare il marito, ma quando si rende conto che l’unico modo per riuscirci è permettere a Lauren ed Andy di lottare al suo fianco, le sue certezze vacillano: l’amore per Reed e il bisogno di proteggere i suoi figli la mettono in difficoltà e sarà Lauren stessa a ripeterle le sue parole per convincerla.

– Non è come andare da vostro zio Daniel. Qui si tratta di uomini addestrati e armati.
– Vogliamo combattere per questo. Hai sempre detto che ci sono cose per cui vale la pena lottare. Erano solo parole? L’hai detto tu. Ci sono rischi che vale la pena correre.

Risulta sempre più evidente in questo episodio come Andy e Lauren siano complementari: non solo i loro caratteri – Lauren riflessiva e razionale, Andy istintivo e umorale – si compensano, ma anche i loro poteri sembrano raggiungere il massimo potenziale se usati in armonia, mitigando la violenza delle manifestazioni del ragazzo con la precisione e le capacità contenitive di quelli della sorella; Lauren dà poi chiara dimostrazione di conoscere perfettamente il fratello e di sapere quali tasti toccare per spronarlo.

Recensione di The Gifted 1x04 - 1x05

Il rischio di far apparire la maggiore degli Strucker troppo perfetta è scansato grazie a una scrittura che riesce a mostrarne più volte il lato fragile nel corso dell’episodio: Lauren è un’adolescente che sta cercando di dare il meglio in una situazione orribile, ma rimane pur sempre una giovane ragazza finita in qualcosa di troppo grande; la forza le nasce dall’amore per Andy e per i genitori e quando il rischio è di perderli, ecco il terrore affiorare.

La conclusione dell’episodio, con la riunione tra Lorna e Marcos e tra Reed e Caitlin, rappresenta un punto di svolta: l’agente Turner, sempre più ostile verso i mutanti, è ora probabilmente pronto a fare il passo successivo, che sospettiamo – ma si tratta di pura speculazione – lo porterà ad avvicinarsi al Dr. Campbell.


boXed in

Se c’è qualcosa che si può dire con ragionevole certezza di The Gifted è che non si fa problemi nel mostrare diversi punti di vista sulle vicende raccontate. Questo quinto episodio ne è la riprova, con un focus su ciò che i mutanti sono disposti a fare pur di proteggersi.

Un nuovo flashback ci mostra in modo esplicito gli avvenimenti che hanno portato alla morte della figlia dell’agente Turner, alla base del suo odio manifesto per i mutanti. Quando Lorna, comprensibilmente furente, decide di rapire proprio l’agente dei Sentinel Services per estorcergli informazioni relative a Pulse, il suo odio per i maltrattamenti e per le morti subite da lei e dai suoi simili la portano a essere pronta a tutto pur di ottenere ciò che le interessa, mostrando una totale assenza di empatia nei confronti dell’uomo, al contrario di Marcos che viene evidentemente toccato da ciò che ha appena scoperto.

– Un sacco di gente è morta da entrambi i lati.
– Sì, è vero. E sapete una cosa? Nessuno avrebbe dovuto morire. Non starò qui seduto a scusarmi per aver cercato di fermare la violenza.
– Con cosa, altra violenza? Il 15 luglio nacque come protesta pacifica!
–  Beh, la vostra protesta pacifica ha ucciso la mia bambina. Aveva sette anni. Sapeva a malapena cosa fosse un mutante.

La scelta di usare i poteri di Sonia per esplorare la mente di Turner, oltre ad avere risvolti morali piuttosto importanti, porterà a conseguenze molto serie, accennate nel finale dell’episodio; un finale che riesce nel difficile intento di far empatizzare lo spettatore con l’agente e pone le basi per un’evoluzione potenzialmente drammatica.

Recensione di The Gifted 1x04 e 1x05

“Conseguenze” è una parola fondamentale in tutto l’episodio. Reed, ad esempio, deve fronteggiare quelle del patto inizialmente accettato coi Sentinel Services. La maggior parte dei mutanti non si fida di lui e, per osmosi, del resto della sua famiglia: difficile dar loro torto, considerando che lui è il procuratore che ne ha processati a decine ed è anche l’uomo che stava per portare Turner al loro rifugio.
Strucker, però, è un uomo che crede nei propri valori ed è disposto ad affrontare di petto le conseguenze dei propri errori: sarà solo grazie a lui e alla sua offerta di fare da esca a permettere di distogliere la caccia messa in piedi dalle forze dell’ordine.

Lauren, Andy e Caitlin non sono, nel frattempo, da meno: unendo le capacità della donna, l’umanità e volontà di aiutare del figlio minore e i poteri della sorella maggiore riescono a salvare la vita di Trader, guadagnandosi forse definitivamente la fiducia degli ospiti del rifugio. Se, infatti, le azioni di cui erano stati protagonisti finora potevano essere viste come utili ai loro scopi, quello che fanno stavolta ha una sola spinta: salvare la vita di un uomo gravemente ferito.

Recensione di The Gifted 1x04 e 1x05

Una fiducia che, invece, Sonia ha perso, almeno da parte di Blink: Clarice ha finalmente scoperto l’invasione di Dreamer nella sua mente e ha reagito di conseguenza alla vera e propria violazione subita.

Un episodio, quindi, fortemente incentrato sulle azioni e su quanto queste siano giustificate da motivazioni più o meno nobili. Turner caccia i mutanti dopo aver perso una figlia di sette anni. Polaris sfrutta Dreamer per violarne la mente dopo le violenze subite da lei e dai suoi simili, Strucker aveva fatto un patto col diavolo pur di salvare la propria famiglia, Sonia aveva violato la mente di Blink per non perdere John e, non scordiamocelo, nell’episodio precedente lo stesso Marcos ha accettato di torturare un uomo per poter liberare Polaris.

Fino a che punto ci si può spingere prima di trasformare le nostre ragioni in azioni ingiustificabili? C’è la possibilità di mantenere una morale durante una guerra in cui innocenti perdono le vite? L’odio è giustificato dal dolore?

Sono le domande che The Gifted ci pone in questo episodio, lasciando a noi la decisione della nostra soglia di accettabilità.

Recensione di The Gifted 1x04 e 1x05

Qualche conclusione

Se eXit strategy ha voluto focalizzarsi maggiormente sull’azione, boXed in ha permesso un ulteriore approfondimento dei personaggi e dei relativi punti di vista, senza voler definire i concetti di giusto e sbagliato, ma permettendo allo spettatore di trarre le proprie conclusioni. Lo sviluppo dei personaggi è coerente e ben calibrato sia per quanto riguarda gli aspetti corali che quelli più incentrati sui singoli elementi.

Va poi evidenziata l’ottima gestione della famiglia Strucker: non c’è un momento in cui si ceda al rischio di renderla stereotipata in un senso o nell’altro; tutti i membri si adattano bene alle nuove situazioni, pur consci di essere fuori dal proprio ambiente naturale, con un equilibrio apprezzabile.

Belle come sempre le scene d’azione e l’uso degli effetti speciali, mai troppo invadenti ma adeguatamente calibrati in funzione della storia.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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