Potrebbe accadere (The Handmaid’s Tale)
La cosa peggior è che potrebbe accadere.
Che delle forze più o meno religiose prendano il potere, usando qualunque mezzo necessario.
Che si decida che gli omosessuali siano “traditori del proprio sesso” e in quanto tali aberrazioni da punire o sopprimere.
Che le donne non abbiano più diritti: non possano possedere (letteralmente) nulla, che sia vietato loro leggere e scrivere, che non possano lavorare.
Che il loro ruolo sia solo uno: procreare.
E se la società diventasse ormai in buona parte sterile, allora le poche donne fertili dovrebbero diventare ancelle (handmaids) e farsi fecondare dal padrone di casa in un rito abominevole quanto simbolico.
Potrebbe accadere, che qualunque nefandezza venga giustificata come volere di un dio, che la legge del taglione torni in voga, che lapidazioni ed esecuzioni pubbliche tornino la norma.
Potrebbe accadere che il fanatismo religioso diventi potere temporale, che la libertà sempre data per scontata sparisca nel nulla da un giorno all’altro, che la scelta sia tra il sopravvivere in schiavitù o il morire in modo più o meno doloroso.
Potrebbe accadere che le ancelle non abbiano alcun diritto, neanche ad un nome, e che quindi vengano chiamate come un oggetto: Offred, ovvero “Di Fred”, Ofwarren, ovvero “Di Warren”.
Potrebbe accadere che anche coloro che pensavano di migliorare il mondo secondo la propria visione finiscano per pagarne il prezzo.
Potrebbe accadere che si dica “dai, questo non può succedere, presto finirà” e poi non finisca e, anzi, peggiori.
Potrebbe accadere ed è per questo che vedere the Handmaid’s tale fa male, quasi fisico, a ogni visione. Perché vediamo un mondo che è oggettivamente ancora distante eppure sentiamo a pelle quanto poco ci separi da lì. Perché vediamo il mondo più simile al nostro crollare in pochi passi e ci rendiamo conto di quanto sarebbe facile trovarci lì e non crederci fino a che non sarebbe troppo tardi.
Vedere the Handmaid’s tale significa ricordarci che ogni cosa che abbiamo non è un diritto acquisito, ma un privilegio per cui lottare giorno per giorno, per noi e per chi ci sta accanto, perché non si sa mai come e quando qualcuno potrebbe cercare di toglierlo a chi amiamo, a chi ci vive intorno o a noi stessi.
Guardatevi attorno.
Per qualcuno sta già accadendo, ma finché quel qualcuno non siamo noi, non ce ne accorgiamo davvero.
The Handmaid’s tale fa male perché quel qualcuno diventiamo noi, nell’ipocrisia di chi sta bene da troppo tempo per ricordarsi cosa voglia dire stare davvero male.
È un promemoria, un avvertimento, uno scorcio di un futuro che dobbiamo lottare per non fare avverare.
Perché non ci siano mai delle Offred, non ci sia mai un Gilead, non ci sia mai ciò che qualcuno (ne sono certo) auspicherebbe fosse reale per ripulire il mondo, quando l’unica sporcizia vera in questo mondo sono proprio coloro che vorrebbero ripulirlo.
Fa male, ma va visto.
Per non abbassare la guardia.
Migliore non significa mai migliore per tutti, ma significa sempre peggiore per qualcuno