Celebrare

Oggi sono stato a un funerale: il padre di un collega è morto in un incidente e ho voluto partecipare. Come si sa non sono credente, non so se ci sia qualcosa dopo la morte, ma penso che i funerali siano importanti soprattutto per chi resta: aiutano a condividere il dolore, a sentire il calore di chi è lì per dare supporto. Non tutti coloro che vanno, ovviamente, lo fanno per dare questo tipo di sostegno, ma comunque rimane una parte importante e consistente della cerimonia.

Ricordo ancora quando anni fa io e altri del forum andammo a Padova per dire addio a un nostro amico che ci aveva abbandonato troppo presto e ricorderò sempre l’abbraccio del padre quando mi e ci vide.

Mi sono fatto qualche scrupolo prima di decidere se andare, perché temevo di risultare invadente in un momento estremamente intimo, ma poi ho pensato che l’affetto, se sincero e non intrusivo, non può essere invadente e che è meglio abbandonare uno scrupolo se la contropartita è dare un grammo di sostegno; penso di aver avuto ragione e penso che sia uno spunto su cui dovremmo tutti soffermarci, ogni tanto: la necessità di abbandonare il pudore di certi sentimenti a favore dell’umanità della presenza.

Ogni volta che si va a un funerale si ascoltano sempre molti discorsi simili tra loro, in primis quello del “è in momento come questi che ti rendi conto dell’importanza delle piccole cose”; ed è vero, verissimo, ma sarebbe importante non dovercene rendere conto quando è troppo tardi. Io, oggi, quell’epifania non l’ho vissuta, perché quel pensiero mi accompagna sempre, anche quando non riesco a metterlo in pratica come dovrei e vorrei: è il pensiero che mi ha fatto ribadire anche qui sopra come non sia vero che c’è sempre tempo, è il pensiero che mi fa incazzare quando vedo persone che si perdono di vista perché “tanto prima o poi ci sentiamo”, scordandosi o rimuovendo che quel poi potrebbe non arrivare mai.

No, non ho vissuto quest’epifania, oggi, ma mi sono comunque ricordato di quanto sia importante fermarsi e ringraziare ciò che si ha: senza mai scordare, questo no, di ciò che manca e si sogna, ma permettendosi di godere della gioia di oggi, anche minima, anche infinitesimale.

Tempo fa scrissi che se avessi dovuto fare oggi il 100 happy days avrei fatto molta fatica: il pensiero si applicava al periodo nero trascorso, ma come ho già scritto non posso dire che ora mi verrebbe facile e questo non mi sta bene; combinazioni e caso (esistono? Di solito direi di sì, ma certe volte sanno essere molto ben organizzati) hanno fatto sì che incappassi oggi nel post su instagram di un’attrice di una serie tv che ho iniziato a seguire da un paio di giorni: il post conteneva un numero progressivo (su 365) e una frase relativa a cosa stava celebrando oggi; qualcuno le ha chiesto cosa fossero questi post di celebrazione e lei ha risposto che qualche mese fa ha perso un amico e, nel dolore, ha deciso di celebrare ogni giorno qualcosa di bello per condividerlo con chi la segue e diffondere vibrazioni positive.

L’ho trovata un’idea veramente bella e, in aggiunta, ho amato molto il suo messaggio di celebrazione di oggi, che condivido qui sotto e poi traduco per chi non mastica l’inglese.

 

What do you celebrate today? Day 114 of 365. Today I celebrate the start of a new adventure. Jumped off a plane last night from Portland, slept for zero hours, headed back to the airport, and about to be airborne again. I love this moment because it always scares the crap out of me. The moment when you gently shut one door behind you and turn around knowing you will face the vast expanse of the unknown. The moment you graduated high school, the moment you and your partner split up, the moment you walked away from a funeral, the moment you left the hospital with a newborn. It’s overwhelming. It’s scary. It’s exciting. And the possibilities are endless. So here’s to hoping the new adventure leads you further down the path towards happiness. Do what you do, keep your head high, work hard, remember to smile, it’s going to be great. #celebrate #appreciate

Un post condiviso da Katrina law (@katrinalaw) in data:

Cosa celebri oggi? Giorno 114 di 365. Oggi celebro l’inizio di una nuova avventura. Sono saltata giù da un aereo l’altra notte da Portland, non ho dormito, sono tornata in aeroporto e sto per partire di nuovo. Amo questo momento perché mi spaventa sempre a morte. Il momento in cui chiudi delicatamente una porta dietro di te e ti volti sapendo che affronterai la vasta distesa dello sconosciuto. Il momento in cui ti diplomi, quando tu e il tuo partner vi lasciate, quando vieni via da un funerale, quando lasci l’ospedale con un neonato. È travolgente. È spaventoso. È emozionante. E le possibilità sono infinite. Così celebro la speranza che la nuova avventura ti porti un po’ più avanti lungo il percorso verso la felicità. Fate ciò fate, tenete la testa alta, lavorate sodo, ricordate di sorridere, andrà alla grande. 

E leggerla mi ha fatto pensare che forse, forse, per alimentare la positività non si possa partire dall’attesa che il male finisca del tutto, ma che si debba per forza cominciare dal dare forza a quello che c’è già e che, quindi, l’idea della celebrazione giornaliera potrebbe servire anche e soprattutto quando è più difficile; ho visto il dolore e la rabbia avvelenare persone anche vicine e non voglio succeda anche a me, pertanto cercherò di concentrarmi e celebrare qualcosa di bello ogni giorno. Non so se riuscirò proprio tutti i giorni e non so se durerà un anno, ma so che proverò a renderlo una costante, sia esso come post a sé stante o come post-scriptum in coda a qualcosa di totalmente slegato.

Ci provo. 

E, se vi va e dove vi va, magari provateci anche voi.

Cosa celebri oggi? Giorno 1
Celebro l’istante di sollievo all’interno del dolore, il calore di un abbraccio, la stretta di mano che parla più delle parole, i grazie sentiti, i non c’è di che inutili ma sinceri, la capacità di sentire il dolore altrui come fosse proprio e di condividerlo anche solo per un passo. Empatia.

 

 

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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2 risposte

  1. Cristina Cattania ha detto:

    Con questo post mi hai fornito un bel punto di riflessione. Troppe volte ci soffermiamo solo sulle cose brutte che ci capitano. Oggi prendo un impegno: ricomincerò a postare “le mie #3CoseBelle di oggi”. È un bell’esercizio mentale, ti allena alla positività. Grazie Sergio! 🙂

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