Invoice Now
A dicembre mi sono iscritto al servizio DriveNow: pur essendo già cliente Enjoy e Share’n’go sono infatti convinto che avere a disposizione più strumenti di car sharing sia un vantaggio; DriveNow, inoltre, pur essendo più caro offre macchine spesso più belle e la cosa, a volte, può far piacere.
La registrazione fu lievemente laboriosa, dato che, dopo essermi iscritto al volo, fu necessario recarmi presso gli uffici, dare i miei dati all’impiegato e aspettare che venissero registrati per ottenere una tessera (che praticamente non viene mai usata, perché basta l’app, ma va beh…).
Comunque sia, domenica ho deciso di provare per la prima volta il servizio: ho recuperato una Mini poco distante da casa e l’ho usata per andare in gelateria prima di concedermi una lunga passeggiata.
Stamattina è arrivata la fattura: la apro per controllarla e noto che, al posto della Partita Iva, c’è indicato il nome dell’azienda.
Chiamo il servizio clienti.
– Salve, ho ricevuto la vostra fattura, ma invece della partita iva è indicato il nome dell’azienda, sarebbe da correggere.
– Eh, ma guardi, lei ha sbagliato a inserirla in anagrafica. Deve cambiarla sul sito.
(Ottimo. Sono le 8 del mattina e già mi vogliono fare incazzare)
– Guardi. A parte che non ho sbagliato io, dato che i dati sono stati inseriti dal vostro addetto (e, diciamolo, magari un sistema di controllo di validità sarebbe utile NdA), io voglio sapere come fare per questa fattura.
– Beh, intanto deve cambiare l’anagrafica sul sito. Si ricordi che dove c’è partita iva…
(Lo interrompo prima di insultarlo)
– Sono ragionevolmente sicuro di dove si inserisca la Partita Iva. Io le sto chiedendo come sistemare questa fattura, dato che è un problema anche vostro non essendo fiscalmente valida.
– Ah. Eh. Beh, intanto cambi il numero, poi ci mandi una mail. Forse possiamo fare qualcosa.
Riattacco per mandare a defecare, vado sul sito, modifico la partita iva e poi mi viene un sospetto.
Mi chiedo se sia possibile che siano tanto imbecilli, ma non mi stupirei più di nulla: torno nella sezione fatture e clicco su quella arrivatami in mail oggi; sorpresa! Ora la Partita Iva, dopo la correzione, è giusta.
Bene, tutto risolto, direte voi. In un certo senso.
Perché anche se questa anomalia a me è tornata comoda, si tratta di qualcosa di realmente grave: le fatture sono documenti fiscali che, una volta emessi, non dovrebbero essere ristampabili con anagrafiche modificate, se non tramite procedure particolari (e in caso assolutamente eccezionali); non di certo tramite cambiamento di un’anagrafica e poi ristampa! Si tratta di documenti ufficiali, non della lista della spesa di zia Pina.
Quindi, riassumendo:
- l’impiegato in fase di registrazione ha sbagliato a inserire i dati e nulla glielo ha impedito (non esistono partite iva lunghe quanto il nome della mia attività. Almeno un controllo sulla lunghezza…)
- è possibile cambiare i dati anagrafici e ristampare un documento fiscale vedendo i dati appena inseriti
- il call center non sa come funziona il proprio sito e non sa come funziona il proprio processo di registrazione.
Belle macchine, eh? Bel software, anche.
Ma forse qualcosa di migliorabile c’è.