Gioie di un martedì meno gradevole di altri.
Oggi mi sono incazzato.
Che novità, potrebbe dire qualcuno, ma la risposta non sarebbe gradevole, quindi evitate.
Dicevo che mi sono incazzato.
Mi sono incazzato perché, in un controllo periodico, ho scoperto che sul conto corrente lavorativo le cifre non tornavano e non di poco, di alcune centinaia di euro; così mi sono messo a controllare i movimenti uno per uno, confrontandoli col mio Excel (sì, ho un Excel in cui segno ogni movimento e il budget dell’anno).
Il risultato? La banca, due settimane fa, ha addebitato con due codici diversi lo stesso F24 di 350 euro.
Trecentocinquantafottuti euro.
“Dai, avrai sbagliato tu”.
Giuro, ci ho pensato, poi mi è venuto in mente un piccolo particolare: la banca richiede l’inserimento di un codice usa e getta a ogni pagamento di F24 ed è imposssibile che io lo abbia fatto due volte. Impossibile.
Non così impossibile, invece, è che il sito (su cui è basata la meravigliosa app di cui parlavo qualche giorno fa) abbia erroneamente recepito due volte il comando.
Già.
“Beh, contatta la banca, no?”
Ma va? Peccato che certi movimenti possano essere stornati solo il giorno stesso e io l’ho scoperto giusto quindi giorni dopo.
Certo, potrò chiedere di stornare e compensare con l’agenzia delle entrate ma, udite udite, non è detto che si riesca a fare su questa annualità, potrei essere costretto a farlo sull’anno prossimo, lo saprò nelle prossime settimane.
Quindi, riassumendo, grazie a un errore del sistema informativo della mia banca sto prestando 350 euro all’agenzia delle entrate che, effettivamente, da me non sta vedendo abbastanza soldi.
Ora, in questo momento io sono abbastanza fortunato e quei 350 euro non mi stravolgono la vita, non come avrebbero fatto in altri momenti, ma le palle girano e pure parecchio.
Non solo, mi rendo conto di quanto l’aver trascorso anni a dovere stare attento al centesimo in varie fasi della mia vita faccia sì che anche nei momenti in cui, potenzialmente, ho meno problemi queste cose possano irritarmi parecchio.
Col lavoro che faccio la consapevolezza che oggi si vive decentemente e domani si potrebbe essere in emergenza è una costante e cose come questa toccano tasti piuttosto dolenti.
Per cui niente, oggi la giornata è andata così.
Trecentocinquanta euro prestati senza mia volontà.
Grazie, Intesa San Paolo, di cuore.