En passant
Oggi è una di quelle serate in cui l’umore non è al massimo.
Da una parte chi, negli ultimi tempi, ha lavorato in modo molto più impreciso del dovuto che, però, non è stato affatto impreciso nell’emettere fattura nel giro di pochi giorni: legittimo, ma diciamo che buon gusto avrebbe richiesto di aspettare almeno qualche giorno.
Poi giornata stancante: fruttuosa, assolutamente, con la messa in cantiere di alcune soluzioni che dovrebbero risolvere problemi o richieste, ma comunque stancante e conclusa con un “poi dovrei parlarle” che a me tende a inquietare sia in ambito privato che lavorativo.
Ma oggi il giorno è importante per ben altri motivi.
La paura è molta e spero, davvero, di non ricevere la stessa orribile sorpresa che il Regno Unito mi diede con la Brexit.
Stanotte scopriremo se questo mondo ha ancora un minimo di speranza o se noi, che crediamo nel buon senso, nell’uguaglianza, nei diritti, nel rispetto, nell’importanza di essere persone decenti, abbiamo definitivamente perso e possiamo considerarci specie (non) protetta.
In bocca al lupo a tutti noi.
Ci serve.