Dai meandri del passato

Squilla il telefono a fine giornata, mentre sono immerso in una pagina che non si decide a comportarsi come deve.
Dall’altra parte una voce che, letteralmente, non sentivo da almeno quindici anni.
– Salve, sono xxx della yyy, non so se si ricorda di me.

Mi ricordo eccome. Si tratta di uno di quegli ex-clienti minuscoli a cui ho tenuto un minicorso di Word ed Excel millenni fa e a cui ho creato addirittura dei modelli di carta da lettere e di fattura in Word ed in Excel, cose che avevo rimosso totalmente.

– Mi ricordo, mi dica pure – rispondo piuttosto perplesso.
– Ah, sì, guardi, ho provato a chiamarla al numero fisso, ma non risponde nessuno, così ho ritrovato il suo cellulare. C’è il modello di carta intestata che non si stampa più bene e alcune delle righe del modello di fattura non fanno più i calcoli in automatico.

Il tono di voce non è irritante o altro, ma si ferma qui, non aggiunge nulla. Impiego un istante a capire che sta sottintendendo che vorrebbe un mio intervento, giusto in tempo per non rispondere “e quindi?”.

– Oh, mi spiace sig. xxx, ma onestamente io ora faccio cose completamente diverse e soprattutto sono quasi sempre da clienti, davvero non ho modo di passare a controllare. – (e non ci penso neanche, dato che sbiancheresti all’idea di quanto dovresti pagarmi ora – NdA) – purtroppo non ho neanche qualcuno che possa mandarle.
– Capito. Ma secondo lei se prendo gli originali dal dischetto che mi aveva dato ai tempi, il problema si risolve?
– (sempre più perplesso). Beh, se ce l’ha, penso proprio di sì.
– Va bene. Al massimo mi sa che dovrò chiedere a chi mi fa assistenza per il computer.
– Sì, glielo consiglio. Arrivederci, eh?
– Arrivederci.

Ora.
Il tizio mi ha fatto quasi tenerezza. Stiamo parlando di una piccola azienda familiare che era in uno strano scantinato e che a momenti non ricordavo neanche più di avere avuto come cliente. Scrivevo mesi fa di quanto il mio lavoro sia cambiato da allora e sentire lui, così assolutamente identico, mi ha fatto uno strano effetto di tenerezza e nostalgia. Fa, comunque, piacere che a distanza di più di 15 anni qualcuno usi ancora il tuo lavoro e lo trovi adatto alle sue esigenze, per quanto minime esse possano essere.

Però, dall’altra parte: quindici anni? Davvero? E non hai mai smesso di usare quei modelli sfigatissimi? E ti è venuto in mente di chiamare un fornitore che non hai chiamato in 15 anni? E hai comunque chi ti fa assistenza?

Ecco, diciamo che questa mi mancava, quanto meno in fatto di originalità.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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