Doni
Che io ami i felini (miei e non) penso non sia una sorpresa per nessuno (sì, vado avanti a eufemismi). Ho avuto gatti per, forse, metà della mia vita, forse poco meno.
Ma, al contrario di altri, io non sono tra quelli che scelgono gatti o cani: Lupo, il mio primo Pastore Tedesco, ha ancora un posto speciale nel mio cuore, nonostante non ci sia più dal 1995.
Semplicemente conosco entrambe le specie e amo le loro caratteristiche non pretendendo qualcosa di diverso dagli uni o dagli altri (e sapendo riconoscere il modo in cui sanno amarti entrambi).
Questa lunga premessa per raccontare un piccolo aneddoto.
Qualche giorno fa ho trascorso un paio di giorno a lavorare presso un mio cliente subito fuori Milano.
Si tratta di uffici piccoli dove, stabilmente, lavorano sì e no tre o quattro persone.
In quegli uffici ci sono regolarmente due cani: una, molto molto timida, della responsabile amministrativa e uno, un “tipo labrador” di 37 kg, pacioccone come pochi, del titolare.
Entrambi i cani mi hanno visto più volte negli anni, ma mai al punto da essere loro “umano fidato”.
Eppure, martedì, mentre ero seduto a lavorare, il pacioccone mi è venuto vicino, mi ha annusato, e ha deciso di mettersi a cuccia accanto a me, vicino alle mie gambe.
Ecco, non so quanti possano capirmi, ma la fiducia di un cane che decide che può dormirti accanto senza neanche essere chiamato, è uno dei doni più preziosi si possano ricevere.
Tutto qui.