Chiarimento

Non avrei voluto scrivere questo post, ma lo spunto da cui è nato quello di ieri mi ha fatto decidere a farlo comunque, anche se probabilmente non dovrebbe servire se non per pochissime persone.

Non importa, ormai ho deciso, facciamolo.

 Penso sia da chiarire una cosa: io non sto morendo di fame.

Anzi, dal punto di vista lavorativo, almeno per ora, sta andando meglio rispetto a pochi mesi fa e rispetto anche agli ultimi anni.

Il crowdfunding non è stato aperto perché non sapevo come vivere, anche perché in quel caso avrei probabilmente prima accettato un qualunque lavoro, anche da pulitore di cessi, piuttosto che arrendermi.

Il crowdfunding è nato per un unico motivo: perché la cifra necessaria per chiudere i casini era troppo alta per poterla pagare nei tempi necessari e non era rateizzabile in modo accettabile.

Se fosse esistita una rateizzazione in dieci anni, non l’avrei aperto.

Se avessi ottenuto il mutuo che cercavo, non l’avrei aperto.

Ma, ripeto, io, con le mie entrate, vivo e continuo a vivere in modo degno.

Questo comporta una certa situazione che, nella mente di qualcuno che non ha sufficiente elasticità mentale e ha molta voglia di giudicare, può sembrare strana: il fatto che io possa andare a un concerto o essere a Londra pur essendo nei casini.

Ebbene sì, può succedere.

E non perché uno non sappia gestirsi o butti via i propri soldi, ma semplicemente perché potrei anche non spendere un euro di ciò che fatturo (quindi supponendo di vivere d’aria e non pagare nessun bolletta o altro) e non recupererei la cifra necessaria neanche in due anni, non i pochi mesi in cui serve.

Aggiungo un’ulteriore cosa, fondamentale: i soldi ricevuti dal crowdfunding sono in un conto separato e non vengono toccati se non per cose inerenti il casino, conto che, comunque, viene alimentato anche da miei depositi costanti; è un punto d’onore che mi sono fatto nel momento stesso in cui ho iniziato a ricevere donazioni.

Quindi sì, in questo momento sono a Londra. Peccato che questo viaggio sia stato comprato un anno fa, quando ancora niente era in ballo: e per fortuna che l’ho fatto perché, sembrerà incredibile, ma a volte serve staccare e andarsene anche solo per ricaricarsi da mesi d’inferno. Ma, si sa, chi ama giudicare ama mettersi su un pulpito senza sapere niente e non arriva al concetto che si possa essere in emergenza e non sapere come recuperare certe cifre in breve tempo, anche se non si sta morendo di fame e non si è ridotti a pane e acqua.

E proprio perché i soldi io non li butto, anche se non dovrei rendere conto a nessuno, quest’anno non ci saranno ferie, a meno che spostarsi tra Milano e Bologna non vengano considerate tali, ovviamente.

Tutto questo, come dicevo, non avrebbe dovuto essere necessario e so per certo che la maggior parte delle persone che ha donato non ha neanche lontanamente messo in dubbio alcunché: anzi, dopo il post di ieri c’è chi mi ha scritto in privato dicendo di mandare a quel paese chiunque l’abbia fatto.

Ma, appunto, qualcuno l’ha fatto: indirettamente, con la codardia di chi preferisce sputare veleno che affrontare qualcuno, ma l’ha fatto.

Motivo per cui quel qualcuno riceverà indietro la sua donazione.

Perché mi si possono dire tante cose, ma quello che fa figure di merda non sono certo io.

Non in questo caso.

Non per queste cose.

 

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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