I-days
Dopo una due giorni di concerti posso tirare un mezzo punto della situazione.
- Ci sono artisti che live valgono i soldi spesi e altri che non sanno tenere il palco e sembrano essere lì per fare il compitino. Fortunatamente quelli per cui eravamo lì fanno parte della prima categoria, perché fossi un fan dell'altro genere, a me girerebbero un po' le scatole.
- Arrivare un po' prima del concerto che ti interessa, quando suonano parecchie band, può portare spesso a romperti le palle, ma ogni tanto a scoprire artisti che non conoscevi e che ti stupiscono piacevolmente: per noi, stasera, è stato il caso dei Biffy Clyro; pezzi potenti, gran presenza sul palco e un pubblico di fan che li adorano sul serio. È stato bello.
- Gli I-days hanno una location, dentro l'autodromo, che merita sicuramente. Buona acustica, logistica tutto sommato decente. Il parcheggio interno è capiente, anche se dieci euro sono davvero tanti. Non quanto i tre euro per le bottigliette d'acqua, però. Quello è semplicemente un furto, senza se e senza ma.
- Dio benedica la Coca-Cola e le lattina gratis in ingresso e in uscita. Sempre sia benedetta nei secoli dei secoli.
- Incontrare amici ai concerti è bello e divertente, soprattutto se sono professionisti dei concerti, quasi letteralmente.
- Un concerto dei Sigur Ros è un'esperienza da vivere almeno una volta.
- Gli Suede sono animali da palcoscenico. Certo, sempre che il microfono non arrivi in faccia a un roadie e che Brett Anderson non si incazzi troppo per i problemi tecnici. Però ce lo siamo portati a casa e, sì, ne è valsa parecchio la pena.
- Miss Sauron è peggio di un bomber quando si tratta di acchiappare posti alle transenne.
- Ho mal di piedi.
- Tanto mal di piedi.
- Però che bello.
- Stop.