Piccolo messaggio affettuoso
Penso sia un argomento di cui ho già parlato tempo fa, ma poco importa, ribadiamo e inimichiamoci un po’ di gente.
Allora, amici ciclisti.
Giuro che vi rispetto.
Rispetto la fatica di andare in giro anche con questo caldo in bici, rispetto il vostro animo attento all’ecologia (o al risparmio), rispetto e sono conscio del fatto che in certe strade e città sia veramente pericoloso per voi circolare, rispetto la vostra scelta.
Ok?
Rispetto massimo.
Ma (perché ovviamente un ma c’è ed è enorme).
Ma avete frantumato le gonadi.
Ma parecchio, con intensità e durata da veri professionisti.
Anzitutto: checché vi piaccia pensarne, il codice della strada dice chiaramente che, salvo diversa indicazione, i fottuti marciapiedi non sono ciclabili.
Questo, se fosse troppo difficile da capire, significa che voi, sul marciapiede, non dovete andare.
NON dovete.
Non mi frega una fava che in strada sia pericoloso o qualunque altra ragione vogliate addurre.
Non. Sono. Ciclabili.
E aggiungo, anche su quelli ciclabili (ovvero indicati come tali), sempre quella cosuccia che si chiama codice della strada dice che dovete viaggiare a velocità di pedone.
E quel pedone non è Flash o Quicksilver, sono io, è una mamma con carrozzina o una persona con stampelle.
Ormai ho perso il conto di quante volte qualcuno mi ha fatto il pelo e il contropelo credendosi Girardengo.
Io, la prossima volta, do uno spintone che vi fa finire in provincia di Arezzo e poi vi guardo con faccia stupita del tipo “oh, non ti avevo visto, ma che ci facevi sul marciapiede?”. Chiaro?
Bene.
E queste sono le comunicazioni da parte dell’Aries/pedone.
Passiamo a quelle dell’Aries/automobilista.
Avete presente quell’aggeggio coi pedali che usate per andare in giro? Sì, quella bicicletta?
Ecco, si tratta di un veicolo e, come tale, è soggetto (di nuovo) a quell’orribile e cattivo codice della strada.
E, indovinate un po’, non c’è da nessuna parte un’eccezione che riguardi i sensi unici, i semafori e gli stop.
Giuro!
Non è che alla voce riguardante la segnaletica di stop o semaforica ci sia scritto “tutti i veicoli sono tenuti a fermarsi, con l’eccezione delle biciclette: loro sono più fighe e possono fare quel cazzo che gli pare”.
Voi ne sarete pure convinti, ma non è così, andate a controllare.
E ancora non c’è scritto “le biciclette sono legittimate a percorrere le strade a senso unico in direzione contraria a quella prestabilita, perché loro hanno fretta e non posso girare intorno al quartiere”.
Andate a leggere, se non ci credete!
Perché, sapete, care le mie testoline di fava: se andate contro mano in una strada a senso unico, se non date una precedenza, se attraversate col rosso, potreste ottenere due risultati.
1: che ci lasciate la pelle. E qui, scusate, sono un po’ menefreghista: se fate cazzate e ci rimanete secchi meritate solo il Darwin Award, per quanto mi riguarda.
2: che io e chi è con me possa farsi male o peggio. E in questo caso, capirete, le palle mi girano un po’ di più.
E non posso neanche dire che corazzo la macchina e poi cazzi vostri, dato che con la nuova normativa rischio di passare casini anche se la colpa è vostra.
Speranzoso (in modo piuttosto illusorio) che questa mia vi porti a dotarvi di una maggior dose di senno, porgo i miei più distinti saluti.
PS: prima di rompere, lo so, so benissimo che non tutti i ciclisti sono così, ma onestamente la quantità di stronzi sta aumentando in maniera esponenziale, ergo…
Concordo ogni singola parola… la settimana scorsa il gran genio di un vecchio con la sua bici da corsa ha deciso che, x entrare in una via a doppio senso, non gli garbava di fare la curva larga entrando giustamente nella sua corsia… No, lui no! Ha deciso di fare la curva stretta (visuale coperta dall’edera!!!) prendendo completamente contromano uno stop… Buon per lui che la mia macchina hai i freni buoni, altrimenti a quest’ora era bello e sepolto!!!!
Ps… Quando mi ha visto ha fatto pure la faccia scocciata!!! Ma ti cogliesse un infarto!!!
Ovvio, perché la stronza sei tu, no?
Accidenti a loro.