Venerdì notte
Dato che sono le due e dovrei andare a letto e invece ho ancora da preparare lo zaino per domani non sono sicuro di riuscire a fare un post di senso molto compiuto.
D’altronde, in questo momento, di molto compiuto nella mia vita c’è ben poco: è tutto, invece, fluido, di quel fluido che non sai bene se si sta diluendo o sta solidificandosi, che non sai se si modellerà attorno a te o ti soffocherà.
Tutto però scorre, situazioni, emozioni, pensieri, paure, persone, tutto sfila via sotto dita che ancora non riescono ad aggrappare nulla ma, sembra, inizino per lo meno a percepire qualcosa al tatto: qualcosa che potrebbe essere sabbia o forse no, presto per dirlo. E, soprattutto, meglio non sperarci. Non più.
E stasera abbiamo raggiunto i 5.000 euro di donazioni e io non so più in che lingua ringraziare. Soprattutto sono senza parole per quegli amici che hanno voluto aiutarmi nonostante loro stessi non navighino nell’oro e anche per quelle persone che hanno donato cinque euro, perché non solo ogni cifra conta, ma anche perché hanno voluto dire “noi ci siamo, possiamo solo questo, ma ci siamo”. E assicuro che quel “noi ci siamo” espresso in quel modo vale più di tanti altri “ci sono” che troppo spesso vengono pronunciati con leggerezza o con convinzione mal riposta. È commovente. E non esagero.
E intanto si cammina, anche da fermi, si impara anche dove si penserebbe di non aver altro da imparare, si fa bagaglio e a tempo debito si tireranno le somme.
E oggi sono partiti i libri: 12 libri spediti, altri 4 o 5 verranno consegnati a mano. Con loro una piccola parte di me, ma ne ho già parlato ieri.
Intanto la vita va avanti, tra un venerdì sera passato a stirare, con Stitch che si allontana infastidito come sempre dall’asse da stiro, il mio recupero dei film Marvel in vista di Civil War e un ritmo di lettura che raramente è stato così basso nella mia vita.
E dovrei ricominciare col romanzo, ma quel cardine è ancora troppo poco oliato.
E niente, ho detto una marea di cose o forse nessuna.
Stasera va bene così.
Almeno per me.