Blues su carta
Ieri e stamattina ho avuto stranamente a disposizione un po’ di tempo grazie a una particolare combinazione di consegne effettuate e nuovi lavori in attesa, così ne ho approfittato: ho raccolto i libri da spedire come ringraziamento e mi sono messo in cucina a scrivere le dediche e a imbustarli.
Ho aperto spotify sull’ipad, cosa che non faccio praticamente mai, e ho fatto partire una radio di musica blues.
Ho scelto i libri persona per persona.
Ho scelto le parole.
Ho scritto pensando a chi avrebbe ricevuto.
E la musica mi avvolgeva.
Non sono un esperto di blues, eppure so che quando lo ascolto ha un effetto di pulizia su di me, come se stessi ascoltando la musica nel suo stesso più grezzo e genuino: mi attraversa, mi avvolge, mi coccola, mi culla.
E la sensazione di quella musica era eguagliata dal calore del preparare i libri.
Donare un libro è sempre un qualcosa di speciale.
Donare un libro che si è amato è come dare qualcosa di sé.
Donarlo per ringraziare di un aiuto è come dire: tu mi hai dato parte di te, mi hai dato parte del tuo cuore, ecco parte del mio.
Un calore che, giunto a destinazione, ha attecchito, è cresciuto e torna alla fonte moltiplicato, nella forma di emozioni su carta.
Ho finito stamattina, domani li spedirò e forse, aprendo le buste, assieme alle parole stampate e a quelle scritte a penna, qualcuno potrebbe sentire in lontananza qualche nota blues.
E un vento tiepido sul viso.
Fortunati
Io fortunato, stavolta
Io leggo quando mi sveglio di notte e stanotte… Ho sentito il vento carezzarmi il viso. Mi sono appropriata del calore di cui scrivevi. Chiedo venia è non me ne vogliano i destinatari. Il Blues è coinvolgente.
Buon fine settimana
Non penso proprio te ne vorranno. Io, per lo meno, ne sono più che felice.
Grazie.