336. Di una domenica di vuoto

Pensieri.
Dolori.
Preoccupazioni.
La persona con cui stai che non può essere con te perché a volte bisogna fare scelte che ci stanno sulle palle ma sono necessarie.
La sensazione, in quel preciso istante, di essere solo coi tuoi problemi, coi tuoi pensieri, con tutto ciò che accade, perché in fondo lo sei: chiunque, per quanto vicino possa essere, non può essere al tuo posto e il tuo posto è per una persona sola, al momento.
Quindi sì, in questo sei solo.
Con queste premesse, stamattina sarebbe stato facile, tanto facile, cedere alla tentazione.
Rimanere a letto, cercare di rifugiarmi in un limbo onirico il più possibile: un limbo che magari avrebbe Zen ancora vivo e i pensieri cancellati.
Fuggire da una realtà che raramente è stata tanto ostica.
Facile, facilissimo.
Per questo mi sono costretto ad alzarmi,  a rimettere a posto dei ripiani, a buttare via carta vecchia.

Perché sarebbe troppo facile e a me le cose troppo facili non piacciono.

Perché sarebbe arrendersi e io mi sono giurato di non farlo mai.

Per cui mi sono costretto e ho tirato via questa giornata.

Con le energie al minimo, le paure al massimo e il non poter neanche vivere la mancanza come dovrei.

E domani si ricomincia a lottare, con la scadenza sempre più vicina, con le paure sempre più grandi, con il pensiero di cosa farò se andrà male.

Ma proviamoci anche questa volta.

Che magari cadrò e fallirò e sarò ridotto a pezzi, ma saranno altri che dovranno buttarmi a terra.

Proviamo.

Da domani.

Sperando di trovare la forza nella volontà, perché solo quella è rimasta.

Proviamo.

E comunque Zen mi manca tanto.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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6 risposte

  1. Jabez ha detto:

    Tieni duro e non mollare!
    Firmato: uno che solo di recente ha davvero imparato cosa vuol dire tenere duro e non mollare
    (È uno sbattimento ma… che soddisfazioni!)

  2. ziacris1 ha detto:

    lasciarsi andare sotto le coperte, chiudere gli occhi per non sentire il dolore, accucciarsi sotto le coperte sperando che tutto passi il più in fretta possibile.
    Può essere una soluzione, ma non è l’unica, non è salutare, non serve a niente, tanto quando esci da sotto alle coperte, quando riapri gli occhi il dolore è ancora lì, quindi tanto vale affrontarlo a muso duro

  3. Mìgola ha detto:

    Dai forza! Andrà bene…solo energia positiva. Lo sai che sono abb brava nelle previsioni a medio termine. Io da qui ti invio un abbraccio energetico!

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