313. Casa via da casa

Zen, da ormai diversi giorni, è troppo debole per saltare su divano o letto. Per questo motivo è diventata una piccola abitudine quella, quando vado a dormire, di andarlo a prendere, metterlo sul letto dall'altro lato rispetto al mio e mettermi sotto le coperte.

Regolarmente, dopo 10/15 minuti, si alza, si sposta e viene ad appoggiarsi alla mia gamba, dove rimane a dormire tutta notte, fino al mattino presto, quando si sveglia, scende dal letto, e va a sdraiarsi da un'altra parte.

Stamattina la sveglia alle 4.15 l'ha preso alla sprovvista ed era ancora sul letto, ben comodo contro di me. Pensavo fosse troppo presto per farlo mangiare, ma è sceso, è venuto in cucina e ha miagolato debolmente, con le energie che ha in questi giorni. Gli ho aperto una scatoletto e ha mangiucchiato qualcosa, non molto (mai molto, ormai), ma in qualche modo ha trovato il modo migliore per salutarmi.

Gli ho chiesto, di nuovo, di aspettarmi. L'ho baciato sapendo quanto, al massimo, lo sopporta. Sono uscito.

Partire a quell'ora del mattino ha lo svantaggio del sonno, ma tanti vantaggi a corredo: poca gente a Linate, volo non pieno (avevo il sedile accanto vuoto), una giornata a disposizione in più all'arrivo.

L'arrivo. Per la prima volta io e Miss Sauron abbiamo viaggiato separati, per risparmiare il treno e per guadagnare un giorno di permanenza a Londra. Trovarsi al recupero bagagli di Heathrow è stato… cinematografico, direi.

E una giornata che ci accoglie con questo cielo inizia bene per definizione.

Il tempo di lasciare i bagagli e poi in giro.

Cibo, camminate, il Southbank, le rive del Tamigi, Piccadilly, librerie.

Il solito, insomma, quel solito di cui non ci potremmo mai stancare con variazioni sul tema atte a rendere più colorito il tutto.

Tipo attraversare il Jubilee Bridge e vedere un traghetto derapare letteralmente sotto di noi, neanche fosse un film di James Bond: ci è stato raccontato, dopo, che si tratta di un'esperienza londinese che molti cercano. Abbiamo annuito con stupore e un certo grado di fascinazione.

E la voglia di girare ancora sarebbe tanta, ma dopo 13 ore e oltre svegli si ha voglia solo di un autobus per tornare a casa, una doccia calda, una pizza con gli amici e qualche ore di sono da recuperare.

Che domani c'è il Comicon e bisogna essere in forma.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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