274. Quel che rimane

Non farò un post di commemorazione su tutte le grandi cose fatte da David Bowie, sulla sua importanza come artista o come personaggio: non ne ho le competenze e non ho la presunzione di poterne parlare a ragion veduta.

Però.

Però oggi, come raramente capita, non solo sui social ma ovunque il mondo si è fermato qualche istante e ha ricordato.

Ha ricordato con parole più o meno sentite, con memorie, con, soprattutto, immagini e musica.

Poco importa se si fosse fan della prima ora o se lo si fosse sentito nominare per la prima volta un giorno fa, perché quando si celebra la grandezza, quando si rende omaggio a qualcuno che ha lasciato davvero il segno, nessuno ha più diritto di altri di onorarlo.

Ed è questo lasciare il segno che, come ho già detto altre volte, mi emoziona e commuove.

Oggi qualcuno ha scritto saggiamente una cosa: che il suo corpo può anche essersi spento, ma che l’immortalità non è legata al corpo bensì a ciò che lui ha lasciato dietro di sé e, grazie a questo, il Duca Bianco non morirà mai.

Se lo associo alla citazione di qualche giorno fa tratta dal porto proibito (“Quando perdiamo qualcuno che amiamo non è più con noi, ma è ovunque noi siamo”) mi viene da ripetermi: così deve essere.

Questa è la nostra eredità.

Questo è ciò a cui dobbiamo aspirare.

Certo, non molti potranno cambiare, in qualche modo, il mondo come David Bowie, ma possiamo cambiare e lasciare il segno nelle vite che ci circondano, in quelle che sfioriamo e in quelle che ci accompagnano più a lungo.

La nostra eredità è l’amore che lasciamo attorno a noi, il ricordo di quell’amore, il segno che rimane impresso.

E quando parlo di amore, parlo di ogni forma in cui possa comparire.

L’amore romantico, certo.

L’amore tra genitori e figli.

L’amore che lega amici stretti.

Ma anche l’amore insito nell’arte, in un quadro, in una canzone, nelle nostre parole scritte o recitate, in prosa o in poesia, nella nostra danza, quando cantiamo, suoniamo, ridiamo, abbracciamo, piangiamo, litighiamo, facciamo pace.

La nostra eredità sono le emozioni che avremo lasciato come segno del nostro passaggio.

Ecco l’unico vero modo per non sparire.

Stasera, a Brixton, la gente si è riunita spontaneamente a ricordare e cantare.

https://twitter.com/musicnews_shade/status/686658092667371522

Se non è un’eredità di amore questa, allora non so cosa sia.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Consenso ai cookie GDPR con Real Cookie Banner