221(b?). Mr. Holmes

Sa, Mr. Holmes, a 93 anni la sua resa sarebbe anche normale.

Dopo tanti anni di onorato servizio ad alimentare il suo mito, la pausa sarebbe giusta e meritata.

Ma lei non si è ritirato ora, vero Mr. Holmes?

Lei se n'è andato ormai da ben più tempo.

Niente più Dr. Watson, niente Miss Hudson, niente Mycroft.

Si è ritirato.

Lei e le sue api.

Perché, Mr. Holmes?

Perché così presto, perché gli ultimi trent'anni li ha vissuti in quella casa e perché è tanto importante che lei finisca di scrivere il suo racconto?

La memoria.

La mente.

Sono sempre state tutta la sua vita.

Sono sempre state ciò che l'hanno definita.

Sono sempre state la spinta motrice delle sue azioni.

Ma ora che la stanno tradendo, ora che la sua memoria novantatreenne la tradisce quando meno se lo aspetta, ora cosa ne è di lei?

Cosa ne è di un uomo che è sempre stato mente quando la mente lo tradisce?

Si svuota?

Si annienta?

O finisce per scoprire ancora meglio se stesso?

Me lo dica, Mr. Holmes, sono convinto che lei, ora, lo sappia.

 

Un modo un po' atipico per dire che Mr. Holmes è un film agrodolce con un fantastico Ian McKellen, che magari vi farà trascorrere dei momenti malinconici, ma riuscirà a raccontarvi qualcosa di nuovo (o forse no, dipende dai punti di vista) sulla natura dell'investigatore più conosciuto del mondo.

Bello nonostante il doppiaggio, sarà da rivedere in lingua.

PS: che neanche volendo fare apposta avrei potuto scrivere un post su Holmes col numero 221. Anche se…

 

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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