107. Fine luglio per un freelance

Effetto ferie.

È un qualcosa che molti freelance conoscono bene.

Avviene in quel periodo dell'anno in cui le ferie sono più generali e più o meno sovrapposte e in cui i clienti sono presi dal panico.

Due tipi di clienti, a dire il vero.

Quelli che stanno per andare in ferie e, per potersi svaccare al meglio in spiaggia, devono chiederti tutto prima della partenza.

Loro partono domani ma oggi devono chiedere cose per ieri.

E si stupiscono se, magari, tu in quel preciso istante hai qualcosa da fare: rimangono basiti che, nonostante non si facciano sentire da mesi per nessuna richiesta, tu nel frattempo abbia altri lavori, impegni, dio non voglia anche una vita.

Evidentemente ti immaginano in una sorta di camera di stasi, di ibernazione in cui il tuo corpo rimane immobile fino a quando squilla il telefono col loro numero: l'identificativo di chiamata li riconosce, ti sveglia e tu, pronto e pimpante, sei lì a loro disposizione senza colpo ferire, per poi tornare in ibernazione fino alla prossima chiamata, tra quattro o cinque mesi.

Uno poi penserebbe a richieste veramente urgenti, impellenti, da cui dipenda l'esistenza stessa dell'azienda.

Dipende da cosa definiamo come urgenza.

Per loro “urgenza” può essere un colore su una pagina dell'applicativo che è sempre stato così ma che oggi hanno deciso essere insopportabile e deve essere cambiata subito.

E di solito la frase introduttiva è “non funziona niente”, il che sarebbe anche vero, ma immagino sempre che non si riferiscano alla propria scatola cranica come invece faccio io.

Oppure i backup.

Si sono sciacquati gli attributi dei backup per sei mesi ma oggi vogliono essere certi che vada tutto. Oggi, che stanno per spegnere computer (e a volte server) devono essere sicuri che se ogni macchina dell'ufficio non si dovesse più riaccendere loro avranno i dati.

Legittimo, teoricamente. Ma se ti svegli oggi meriti di perdere i dati. E anche che, nel caso, ti si rida dietro.

Poi ci sono queli che temono le tue ferie.

“Ma come? Vai in ferie?”

Dicono con quella faccia tra lo stupito e il deluso, quasi a volerti rimproverare di avere questi bisogni terreni di terz'ordine, invece di ergerti alla superiorità morale di colui che lavora sempre e dorme quasi nulla per lavorare ancora di più.

Ebbene sì. Vado in ferie. E quando sono in ferie sparisco. E pensa, a differenza di te, non mi vengono neanche pagate. Pensa che pirla.

A quel punto la cosa diventa quasi commovente, perché finiscono per chiederti qualunque tipo di informazione.

Dove si trovano dati che non guardano mai, cosa fare nel caso andasse via la corrente, chi chiamare se loro figlio dovesse buttare per terra il portatile o il cane pisciare sul tablet.

Magari loro vanno in ferie un giorno dopo di te o tornano un giorno prima, ma comunque devono chiederti tutto.

E devono chiederti come possono fare se dovesse succedere un disastro esattamente il giorno scoperto, quello in cui (per esperienza) il massimo che faranno sarà guardare nel vuoto pensando a quanto potrà durare ancora l'abbronzatura.

La tua assenza li terrorizza.

Non si fanno sentire quasi mai neanche loro, ma sapere che non possono prendere il telefono in mano il giorno di Ferragosto (è successo) per cercarti li manda fuori di testa.

Viene voglia di dire “su, dai, tranquillo. Sei un bambino grande, ora. Puoi farcela. Ti prometto che non ti lascerò solo a lungo. Poi torno. Davvero.”

E poi, definitivamente, non tornare.

Mai più.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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4 risposte

  1. La Strega ha detto:

    Sai che condivido la tua sorte….
    Ma hai dimenticato quelli che SANNO che sei in ferie e ti mandano comunque una mail, poi leggono il messaggio di risposta automatica, che rimane nella loro memoria a breve termine per due nanosecondi prima di venire cestinato, e che dunque ti telefonano. Insistentemente.

  2. Mìgola ha detto:

    Ma come? vai in ferie?? E qui? E noi lettori ormai dipendenti di questo blog? E i post, come li invii? Li hai già tutti scritti e me li propini in differita ? E se commento mi rispondi?
    Uff non ci sono più i blogger di una volta che non sapevano nemmeno cosa fossero le ferie…
    😉

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