60. Sentiero
Non si è risolto nulla, affatto.
Ci vorranno mesi, al minimo.
E neanche non pensarci è semplice.
Però.
Però ci sono persone che ti stanno aiutando.
Ci sono persone competenti che si stanno prendendo cura di te.
C'è una strada, forse un sentiero, di certo pieno di buche, scomodo, doloroso, ma si può percorrere.
E se quel sentiero permetterà di arrivare a destinazione, allora varrà quanto un'autostrada.
E ci sono persone che quel sentiero mi aiuteranno a seguirlo, dopo che timidamente avevo sperato esistesse.
Non si è risolto nulla.
Però c'è il sentiero.
E c'è chi mi segue.
E ci sono amici che parlano al plurale dicendo “la supereremo”.
E ci sono amici che ti portano fuori a chiacchierare e cazzeggiare.
E c'è chi chiede, chiama, si informa.
E c'è chi ti ama, ti vuol bene, ti conosce e sa che puoi farcela, soprattutto quando tu non sai se puoi farcela.
C'è anche chi non capisce o gliene frega poco, ma d'altronde è sempre così e aiuta a filtrare.
E c'è il fatto che puoi avere una paura fottuta, ma quel che ti spaventa non è la lotta, ma non sapere se e come puoi lottare.
Ora sai che ci puoi provare.
Tanto basta per trovare la forza.
Tanto basta per provare a sorridere.
Tanto basta per provarci.
Non è una lotta in cui si vince.
È una lotta in cui si cerca di sopravvivere, per poi vivere.
E io sopravviverò.
O almeno potrò dire di aver fatto di tutto per farlo.
Primo passo sul sentiero.