54. No, gioia no.
E quindi un po’ di cose si sono chiuse oggi.
Raggiunta la soluzione ideale?
No, neanche a parlarne, ma non sarebbe stata possibile.
Si sono limitati parecchio i danni, quello sì.
Eppure non riesco a gioire.
Perché non è giusto essere costretti a gioire per aver risolto alla meno peggio danni grossi causati da altri.
Perché la gioia dev’essere qualcosa di più dell’alleggerimento di un peso.
Perché nonostante tutto, pensieri e preoccupazioni di ciò che verrà dopo rimangono: si cerca di zittirli, ci si convive, ma rimangono.
Sono grato, assolutamente sì.
Grato che si sia risolta per ora così, dato che poteva andare enormemente peggio.
Grato che ci sia stato chi mi ha aiutato e che l’abbia fatto così bene.
Grato che tanti si siano preoccupati.
Ma la gioia, quella, è un’altra cosa.