39. Sono io, lo so

Oggi, come capita periodicamente, ho disinstallato e reinstallato alcune app dall’Iphone per ripulire la memoria occupata (nota a margine: Apple, quando ci decidiamo a dare un modo per pulire la cache delle app? Grazie): una di queste è Instagram.

Per reinstallarla sono passato dall’AppStore, come faccio sempre, solo che stavolta ho notato meglio le App proposte subito dopo la principale.

“Ottieni 5.000 likes” (valutazione media 4,5 stelle)
“1000 likes gratis” (valutazione media 5 stelle)
“Gain likes for Instagram” (valutazione media 5 stelle)
“Get followers for Instagram”

Penso di aver reso l’idea.

Apps per avere follower finti.
Likes finti.

Ipervalutate, tra l’altro.

Per fingere che ad altri piaccia ciò che si fa.

Ecco, spiegatemi.

Spiegatemi perché uno dovrebbe fingere di avere followers e/o likes.
Anzi, rettifico, spiegatemi perché lo fanno, dato che le valutazioni di queste app parlano chiaro.

Per che strana forma di finta celebrità acquisita si pensa di farlo?
Per vedere un numero più alto degli altri?
Per illudersi di essere fighi?
Per far credere agli altri di esserlo?
Per qualche strana forma di ritorno economico di cui non sono a conoscenza?

Perché?

Non capisco, davvero.
Io spesso scordo gli hashtag che attirano qualche like in più, per dire quanto non capisco.

Ma il problema devo essere io.

D’altronde non ho mai capito chi mentiva per far innamorare (o portarsi a letto) qualcuno o qualcuna: che soddisfazione ci può essere nel far innamorare qualcuno sapendo che non si è innamorato di noi ma di una maschera? Il numero invece della qualità? È questo?

E non ho mai capito chi copiasse sui blog o su twitter: dov’è la soddisfazione di complimenti ricevuti per il lavoro di qualcun altro? La pacca sulla spalla virtuale vale la vuotezza di spirito e capacità?

Scollegandomi da qualunque ulteriore considerazione morale e legale non ho neanche mai capito chi andasse a prostitute: che soddisfazione c’è ad andare a letto con una donna che non desidera te ma solo il tuo portafogli?

Non capisco cosa spinga.
La finzione, la scorciatoia, sono davvero così attraenti se non ricompensano di qualcosa di vero?
La facciata è davvero tutto?

Meglio vantarsi di qualcosa mai fatto che godere di risultati veri?

Forse nel mondo dei furbi funziona così.

Forse, semplicemente, io non sono furbo.