21. Bianco
Qualche giorno fa ho deciso di partecipare a un gioco che consiste nel rispondere a una parola con quel che ci fa venire in mente, siano essere parole, immagini, musica. Io ovviamente ho scritto e ho deciso di condividerlo anche qui. La parola è Bianco.
Bianco.
La libreria svuotata e poi riempita di nuovo stanotte, con il suo carico di ricordi sotto forma di pagine e polvere e starnuti ed emozioni.
Le pareti che saranno, per tornare ad avere intorno quel pulito che si nasconde sotto anni di vita.
Bianco come il colore che copriva le nostre parole, con l’illusione di cancellarle e la scoperta che in qualche modo rimanevano sempre.
Il riso che dicono mangino solo i malati, ma che amo adesso come quando ero bambino.
Quel mulino con la famigliola odiosa che poi, in realtà, bianco non era.
Bianco come tutto ciò che da lontano sembra una cosa, ma poi, a guardare bene, si scoprono i mille colori di cui è composta e si assapora ogni sfumatura.
Come un cielo invernale nella mia città, tanto bella quanto bistrattata.
O quell’album di quei quattro che chissà se in quel momento si erano resi conto di cosa stavano facendo.
Come quei pantaloni e quel giubbino che mi comprai a sedici anni, con il cattivo gusto e il menefreghismo che solo un sedicenne può avere.
E una camicia, le maniche arrotolate, indossata sopra un paio di jeans, affacciato verso il mare.
Le nubi sporadiche sopra la nostra testa, sdraiati sulla spiaggia di Coney Island, prima del primo bagno dall’altra parte dell’oceano.
Bianco come ogni nuova pagina di quel romanzo che prima o poi riuscirò a terminare.
La pancia di Hobbes e Calvin che gli dice “non andartene mai”.
Snoopy mentre bacia a tradimento Lucy.
Bianco come la notte trascorsa accanto a mio padre, accompagnandolo mentre lo salutavo per l’ultima volta.
Bianco come la tela del giorno appena iniziato, in attesa che siano le nostre scelte a renderla un’opera d’arte.
Bianco come questo inverno del Michigan che non finiva mai.
Bianco come il sotto gola delle oche canadesi che gridano nel cielo per farti sapere che sono arrivate.
Bianco come…
Sì…
Grazie 🙂