18. Che sfiga

Poco tempo fa ho saputo che un conoscente ha avuto alcune vicissitudini legate ad auto e guida.
Sostanzialmente sembra che nel giro di pochi giorni gli sia stato ritirata la patente e da lì a poco rubata l’auto.

Chi me l’ha raccontato ha anche ovviamente commentato dicendo “eh, certo, due sfighe del genere in breve tempo…”.

Ora, fermi un secondo.

L’auto rubata è una sfiga enorme, assolutamente sì.

Il ritiro (o sospensione, non so di preciso quale sia stata la causa) no: che la patente ti venga sospesa o ritirata tu qualcosa devi averla fatta e niente di particolarmente piccolo.

Non ti tolgono la patente se passi col rosso una volta o se superi il limite entro un tot.

Te la tolgono se fai qualcosa di più grave.

Eppure il commento è stato “che sfiga”.

No, cazzo.

Non è sfiga.

È giustizia. È il fatto che ogni tanto se qualcuno fa qualcosa di male magari viene punito. Il problema è che non succede abbastanza spesso, semmai.

Eppure “che sfiga”.

Perché gira e rigira noi, noi popolo, siamo questo.
Le regole sono una rottura, vanno aggirate. Se ti beccano e ti puniscono è sfiga, se la scampi sei furbo e gli altri dei poveri coglioni.
Un insegnante sgrida un ragazzo e i genitori se la prendono con l’insegnante. E il ragazzo impara “mi hanno beccato. Che sfiga”.

Si va in bicicletta contromano in strada. Magari si viene investiti da chi la percorre legittimamente. Che sfiga (e che stronzo chi la percorre legittimamente).

Si viaggia in culo alle auto in autostrada perché bisogna mostrare tutto il proprio testosterone. Creiamo un tamponamento? Uccidiamo qualcuno? Moriamo? Che sfiga.

Beviamo pur sapendo che dovremo guidare. Veniamo beccati e ci tolgono la patente. Che sfiga. Ma magari ci va bene e non ci beccano. Poi investiamo qualcuno. Che sfiga. Ma forse possiamo scappare. Oppure ci trovano. Che sfiga.

Tutto è sfiga in un paese in cui la responsabilità non esiste.

Tutto è sfiga dove tutti vogliono essere più furbi degli altri.

Tutto è sfiga.

Soprattutto essere circondati da questa gente.