9. Coi vostri giri.

Che la mia soglia di intolleranza verso l’ignoranza fosse già bassa penso sia risaputo.
Che tale soglia si sia abbassata ulteriormente con l’età e/o con la frequentazione di suddetti soggetti, pure.
La differenza è che ora, però, faccio più fatica a stare zitto.

Esempio del giorno.
Dal cliente dove trascorro alcune giornate c’è un’ampia popolazione composta di persone sotto i trent’anni, quindi l’ambiente è giovane e confidenziale.
Forse troppo, perché poi chi ha intelligenza adeguata sa come e quando fermarsi, altri pisciano più o meno regolarmente fuori dal vaso, rendendomi difficile non intervenire.
Tra i tanti, ce n’è uno che ho inquadrato già da un po’.
Il classico fanfarone meridionale (si ricordi che io sono di origini meridionali, quindi non sto classificandolo in quanto meridionale, ma sto definendo una tipologia di meridionali che penso sia facilmente riconoscibile anche e soprattutto dai “conterranei”): fa poco, fa costantemente casino, fa battute volgari e spesso e volentieri cerca di scaricare su altri il proprio lavoro giocando sulla “simpatia”.
In soldoni disturba.
Parecchio.
Vi lascio immaginare quanto mi sia simpatico.

L’unico vantaggio (suo perché non sfogo i miei istinti, mio perché preferisco andare avanti a fatturare) è che di solito non ci ho a che fare (il che la dice lunga su quanto urli perché io sappia come si comporta di solito).

Oggi, però, lo sventurato ha avuto la pessima idea di venire a rompere le scatole mentre io e un mio “collega” stavamo finendo la giornata.
Lo scambio:

– Oh, ma voi che siete del campo, non è che avete un computer molto buono a massimo duecento euro?
Il “collega” lo guarda perplesso.
– Io, se vuoi un computer posso vendertelo nuovo, ma ti costa di meno andare da Media World.
– No, ma io intendevo uno di quelli che non usate, tanto chissà quanti ne avete e poi coi vostri giri costa sicuramente pochissimo e vi avanza.
Il “collega” non risponde.
Tocca a me.
Lo guardo.
– Per curiosità, tu sai quant’è il ricarico su un computer?
Lui ha lo sguardo sperso.
Evidentemente la parola “ricarico” è troppo difficile.
– Intendo, sai quanto si guadagna in percentuale?
– Ah! No. Quanto?
– Il 10%. Se va bene. Di solito meno. Questo significa che per un computer che paghi 1.000 euro noi abbiamo pagato almeno 900. Ora ripetimi la domanda.
– Ah. Capito. Vado.
– Bravo.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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11 risposte

  1. La Simona ha detto:

    Non sapevo che i “fanfaroni” che “disturbano” non esistessero al nord , ma che questo termine fosse stato coniato per una certa “tipologia di meridionali”…
    trovo che questo post stoni un po’ dopo quello precedente antirazzista…
    ma che vuoi che ne sappia io, sono la “classica romanaccia”…

    • Forse è perché sono milanese – e quindi sempre di corsa, non in grado di godermi le piccole cose della vita -, ma confesso che ho dovuto rileggere più volte il post per capire che cosa avesse offeso La Simona. Poi ho afferrato il concetto. Tra un fa miga ‘l pirla e un fa bala’ l’oecc’ detti a indaffaratissimi colleghi milanesi, ho capito che il problema era quel “il classico fanfarone meridionale” nell’introduzione del racconto.
      Credo che La Simona abbia scambiato l’utilizzo di un cliché a scopo puramente descrittivo – Aries ha utilizzato l’espressione in sostituzione di qualcosa come ” una persona di origine meridionale, a cui piace scherzare anche quando non è particolarmente appropriato farlo” – con una denuncia ad una categoria di persone, cosa che tra l’altro ha espressamente detto di non voler fare.
      Vogliamo accusare Aries di aver utilizzato toni non propriamente politically correct in forza di una sintesi descrittiva che giova al suo post, anche se siamo ben consapevoli che il suo intento, nel pubblicare queste poche righe, non era quello di scrivere un discorso per un qualsiasi membro delle istituzioni politiche? Mi sembra un pelino esagerato. 🙂

      • P.S. E una cosa è essere contro a commenti francamente imbarazzanti (per non dire peggio) a tragedie immani come quella di qualche giorno fa, e un’altra è far finta di non aver mai utilizzato un cliché in vita propria. Se dico “il classico francese con la puzza sotto il naso” sono automaticamente razzista nei confronti dei nostri fratelli transalpini, oppure mi sto riferendo ad una persona particolarmente snob che è ANCHE di nazionalità francese?

        • La Simona ha detto:

          Beh allora perché non utilizzare tranquillamente anche il termine “terrone”, “polentone”,”checca isterica”, “zingaro”? Tanto siamo tra amici, no? Tanto stiamo scherzando, no?

          Penso che i pregiudizi e gli stereotipi siano sempre una forma di razzismo. E dire parlare di “classico meridionale fanfarone” è dire una cosa razzista.

          un saluto

          • Aries ha detto:

            Attenzione, la sequenza delle parole è importante.
            Non “Classico meridionale fanfarone”, ma “classico fanfarone meridionale”.
            Sembra una cazzata, ma non lo è.
            Se dico “classico meridionale fanfarone” sto dicendo che tutti i meridionali sono classicamente dei fanfarone.
            Se dico “classico fanfarone meridionale” sto parlando di un fanfarone con alcune peculiarità meridionali.
            E’ diverso. Molto diverso.
            Se per te non lo è prendo atto, ma onestamente non leggere cose che non sono vere solo perché stiamo parlando con sfumature diverse.
            Hai letto questo blog, dici, sai bene che non esiste nulla che mi irriti di più di qualunque tipo di pregiudizio.
            A te valutare se è più probabile che ti sia sbagliata leggendo un tot di post o solo uno o se, invece, si tratti malinterpretazione.
            Io so di non essere razzista (e, ripeto, penso che chiunque mi conosca rimarrebbe basito anche al solo pensiero del mio stare a spiegarmi). Sul resto, a parte spiegare, posso fare poco.
            Un saluto a te.

          • Penso sia facile che le proprie parole, soprattutto quando sono nero su bianco, possano essere male interpretate, ma dai tuoi commenti sembra quasi che tu voglia vederci qualcosa di razzista (che non c’è, a meno che tu stessa non affermi che gli italiani meridionali e settentrionali siano due razze distinte. Al massimo, potremmo dire classista, non credi?), quale che sia il contesto, il tono del discorso o l’affermazione.

            Poi, magari, sono io che leggendo le tue parole immagino un tono più sostenuto di quello che effettivamente stai utilizzando. ^^

  2. Aries ha detto:

    Temevo di essere frainteso da qualcuno nonostante l’aver specificato, ma amen, non posso sempre essere chiaro per tutti.
    Provo a essere più chiaro: io sono figlio di un calabrese e di una lucana, ho sulle palle atteggiamenti meridionali e atteggiamenti settentrionali.
    In questo specifico caso parlo di un atteggiamento “lassista” che trovo più frequentemente in alcunepersone del sud.
    Quanto alle persone del nord moleste, ovvio, ce ne sono altrettante se non di più, ma spesso in quel caso c’è più arroganza rispetto al lassismo di cui parlo.
    E, sì, quel tipo di arroganza mi sta sulle palle tanto quanto.

    Razzismo è una cosa, renderci conto dei limiti un’altra (e mi fa ridere anche solo il pensiero di essere tacciato di qualcosa del genere. Se vuoi fai lo sforzo di leggere questo blog e poi ne riparliamo) e OGNI provenienza in qualche modo ci caratterizza in alcuni aspetti che spesso possono sembrare cliché ma che in alcune persone si avvicinano pesantemente alla realtà.
    I cliché viventi, ecco, sono gli elementi verso cui mi scaglio, indipendentemente dalla provenienza.
    Questo soggetto è un cliché vivente del meridionale molesto e scansafatiche, alcuni suoi colleghi sono cliché viventi del milanese volgarotto e fissato su “figa” e “milan”.
    Stanno sulle palle uguale.

  3. La Simona ha detto:

    No no, mi sembra non ci sia stato alcun fraintendimento… il fatto che tu sia originario del sud non rende le tue argomentazioni meno razziste (incluse quelle sui milanesi) a parer mio… mi sembra, anzi, che le rafforzi…
    L’atteggiamento”lassista” lo trovi più frequentemente al sud… Ci sono statistiche dell’ISTAT, per caso? Boh…
    Sinceramente mi ha ferito molto leggere il tuo post (e la risposta), visto che tu sarai originario del sud, ma io sono del (centro)sud e conosco bene i pregiudizi con cui veniamo giudicati. Diciamo che da te non me l’aspettavo, avendo seguito il tuo blog e credendoti una persona di un certo tipo.
    Comunque non sono qui per convincerti di niente. Il mio intento è solo dirti quello che penso.
    E l’unica cosa che mi viene da dirti è: PEACE, fratello.
    un saluto

    • Aries ha detto:

      E invece il fraintendimento c’è. Perché se mi tacci di razzismo e io razzista non sono, un fraintendimento di base c’è.
      Adesso, se vogliamo formalizzarci sulle statistiche istat et similia facciamolo, ma come ti ho scritto prima io me la prendo con un cliché e solo con quello, così come ho sempre fatto.
      Si parla di razzismo quando io penso che tu sia in un modo in quanto appartenente a una certa categoria/provenienza (meridionale, straniero, gay, coi capelli rossi o a strisce).
      Non succederà mai che io lo faccia.
      Mai.
      Ma allo stesso modo certi cliché vengono alimentati da alcune persone che finiscono per essere delle sorte di macchiette.
      Hai presente la pagina “il milanese imbruttito”? Ovviamente è esagerata, ma alcune persone ci rientrano alla perfezione. E’ razzismo dirlo? Non credo. E’ un constatare che i cliché poggiano basi su alcuni elementi.
      Sarebbe razzismo (eccome) dire che quei cliché sono realtà universale.
      Come dici tu “pregiudizi”: giudicare prima di conoscere.
      Non l’ho detto, non l’ho pensato.
      Non mi sentirai mai dire o leggerai scrivere “quella persona è meridionale, quindi è così” o “quella persona è straniera, quindi è così” o “quella persona appartiene a chissà quale provenienza/razza/religione, quindi è così”.
      Neanche con la religione “di stato” italiana, fai tu, nonostante tutto.
      Ma la persona in questione entra in un cliché e tramite questo cliché l’ho descritta.
      E’ la stessa categoria di cliché per cui alcuni romani dicono che l’unica cosa bella di Milano è il treno per Roma, per capirci.
      Mi fanno incazzare i cliché?
      Sì, in due casi: quando qualcuno li rende “reali” comportandosi esattamente in un certo modo e quando qualcuno giudica qualcun altro partendo dal cliché e senza chiedersi chi abbia di fronte.
      Non ho fatto nessuna delle due cose (e la prima è stupida, la seconda razzista).
      In tutto questo due cose mi dispiacciono: la prima è che per un fraintendimento su un post la tua idea del tipo di persona con cui stai parlando possa cambiare; ovviamente non ci conosciamo dal vivo ed è un dispiacere passeggero, ma comunque dispiace quando si viene malinterpretati.
      Due, questo maggiormente, che ti possa essere sentita ferita dal post o dalla risposta: hai letto una generalizzazione che non esisteva né nel testo né nelle intenzioni, ma da parte mia mi spiace tu possa esserti sentita ferita.
      Ovviamente anch’io non voglio né devo convincerti di niente. Ho cercato di spiegarti ulteriormente chi sono e come la penso. A te valutare se accettare la mia spiegazione.
      A me sapere se sono o sono mai stato prevenuto su qualcuno.
      Ricambio il peace 😉

  4. Psylocke_Alex ha detto:

    Aries razzista? Rido fortissimo.
    Saluti da una polentona.

  5. La Simona ha detto:

    Cara Psylocke_Alex, credo che tu non abbia proprio capito quello che intendevo. E il fatto che utilizzi il termine polentona (in maniera ironica, lo so) lo prova.
    Per farti un esempio, non è che se una persona di colore usa ma parola “negro” riferendosi a sé stesso (capita spesso negli Stati Uniti) questa parola assume un significato meno offensivo. Perché, anche se te ne appropri, ciò non toglie che è sempre un termine usato per denigrare.
    Penso che le parole siano importanti specialmente per una persona che non è e non si ritiene razzista.
    un saluto

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