7. Settecento.

700 persone morte.

Settecento.

Non “immigrati”. Non “rifugiati”. Non “Esuli”.

Persone.

Settecento persone.

Uomini, donne, immagino anche bambini.

Settecento.

E in questa tragedia che toglie il fiato, la cui sola idea dovrebbe far rabbrividire, c’è chi ha esultato.

C’è una “curiosa pensionata” di merda su Twitter che ha scritto “è troppo bello, non mi sembra vero”.

C’è una dannata politica che ha detto che i barconi vanno bombardati.

C’è gente che afferma che non verserà lacrime, che devono stare a casa loro, che “bene, 700 di meno”.

Mi rivolgo a loro.

Siete merde.

Non siete esseri umani, non siete giustificati da nulla, non avete nessuna attenuante.

Siete merde senza nessuna anima.

Sono pure convinto che alcuni (molti) di voi si definiscano cristiani, vadano in chiesa, facendo rivoltare l’uomo a cui la vostra religione si ispira e chiunque abbia una morale che voi non sapete neanche dove stia di casa.

Siete merde indecenti che non meritano il fiato necessario per dirvi quanto merde siete.

Vi si può augurare una sola cosa: che possiate un giorno soffrire almeno la metà di quanto questa gente ha sofferto.

E che quel giorno, quando chiederete aiuto, qualcuno vi risponda “bene. Una merda di meno”. Io, contateci, sarò tra quelli.

Perché posso perdonare tutto o quasi, ma non la crudeltà, non la cattiveria, non lo schifo che impregna il posto dove dovreste avere un’anima.

Un’ultima cosa: se qualcuno, chiunque legga questo blog, si sente anche solo rappresentato da chi ha esultato o da chi ha provato qualcosa di diverso dal dolore per la morte di settecento persone, per favore, non passi più su queste pagine.

Che la puzza si sente e poi devo pulire io.