3. Ma sì, scandalizziamoci un tanto al kg

Da qualche giorno in rete si leggono polemiche su un tema fondamentale nelle vite di tutti noi.
Lo spot di Mac Donald’s “contro” la pizza.

Per chi non lo sapesse riassumo: Mac Donald’s ha lanciato un nuovo spot (che potete vedere qui: https://www.youtube.com/watch?v=pdVWTw7Fz2A) in cui un bambino seduto a un tavolo, quando il cameriere gli chiede che pizza vuole, gli risponde “un Happy Meal”.

Venti secondi di scandalo.

Lesa maestà.

Interrogazioni parlamentari (non scherzo).

Tutto perché Mac Donald’s ha osato offendere nostra signora pizza.

Ora, signori, la cosa potrebbe sconvolgervi, ma Mac Donald’s non ha fatto niente di sbagliato.
Si chiama libero mercato e ognuno ha il diritto di pubblicizzare i propri prodotti come preferisce rimanendo nell’ambito della legalità e della correttezza.

Davvero credete che uno spot del genere danneggerà la secolare tradizione della pizza in Italia?
Che da oggi ci saranno schiere di persone che penseranno “sai che c’è? Lo spot ha ragione. D’ora in poi basta pizza e via da Mac Donald’s”.
Sul serio?
Perché se è così forse il problema non è esattamente lo spot in questione, sapete?

Che poi è successo a chiunque, bambino o meno, di preferire una schifezza a un “prodotto di eccellenza” per una o più sere. A tutti. E non dite di no, perché vengo a interrogarvi su additivi, apporti calorici e origini di ogni singola cosa che mangiate.

E ancora: lo sapete, vero, che ci sono pizze che rischiano di essere MOLTO peggiori di un happy meal?

Allora, gentilmente, se volete dire che lo spot fa schifo fatelo pure (sono d’accordo, comunque, è uno spot insulso. Legittimo, ma insulso), se volete prendere per i fondelli sui social  Mac Donald’s  e il suo spot, fatelo.

Ma magari lasciamo stare boicottaggi, interrogazioni parlamentari e associazioni di categorie che denunciano e vogliono essere difese, ok?

Che certe cose non hanno bisogno di essere difese. E se invece c’è bisogno, allora forse non se lo meritano.