2. Di come ti celebro un compleanno

Quarantuno, quindi.
Se penso che mio padre mi ebbe a 39 anni e mia madre a 37, fa un certo effetto: guardando le loro foto alla mia età e confrontandole con le mie di oggi sembra comunque che siano molto più vecchi.
Colpa del periodo, della generazione, del fatto che erano i miei genitori?
Non credo. Non solo, almeno.
Penso che c’entrino molto anche sogni, prospettive, aspettative.

A 40 anni i miei erano “arrivati”, per molti versi, e si comportavano come tali.
Un lavoro (entrambi in aziende semipubbliche), una famiglia (non entriamo nello specifico di mio padre, che altrimenti si apre una voragine), una casa.
Sogni? Non saprei dirlo, ma per come li ho visti vivere i loro sogni sono sempre stati quelli di aggiungere “qualcosa” a quel che già c’era.
La casa in campagna, l’aggiunta di un portico, piuttosto che di una veranda o di un orto e via dicendo in questo modo.
Tanto che mio padre, andato in pensione, si trasferì lì: la casa in campagna era il suo sogno e lì concluse la sua vita.

Oggi, a 41 anni, la mia vita è ben lontana dall’essere così definita e penso che probabilmente non lo sarà mai: lo è stata di più in certi periodi più che in altri, ma la vita è fluida e lotta per rimanere tale.

Così ci sono sempre nuovi sogni, alcuni più effimeri, altri che lottano per rimanere e diventare realtà.
Così c’è un lavoro che non darà la stessa stabilità di quelli che avevano i miei, ma che è più adatto al mio modo di essere e vivere.
Così c’è una vita in cui la lettura, la fantasia, il gioco, la nerditudine hanno una quota fondamentale e imprescindibile.

Ecco, io a 41 anni sono questo.
Immaturo? Forse i quarantenni di quarant’anni fa direbbero di sì.
Io penso soltanto di essere più vivo e aperto alla vita e a ciò che mi può donare o scagliare contro.

Ed è anche per questo che ho trascorso parte della giornata di ieri in discarica a buttar via vecchi oggetti che occupavano spazio: per un conservatore come me è un gesto più che simbolico, una sorta di dichiarazione d’intenti per l’anno di vita appena iniziato. Buttar via il vecchio, far spazio al nuovo e tutto ciò che ne consegue.

Ho 41 anni, il cuore che batte e l’anima che sogna.

E mi va bene così.

PS: certo che poi se Miss Sauron ti regala questi:

e gli amici ti regalano questo:

qualche dubbio te lo poni.

Poi passa subito, però

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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4 risposte

  1. Primula ha detto:

    “La vita è fluida” scrivi tu molto bene.
    Non è forse questa la sua bellezza?
    Auguri! 🙂
    Primula

  2. gius ha detto:

    e vogliamo parlare del libbro capolavoro???

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