Normale
E’ normale.
Normale che tre uomini di 24 anni (sì, uomini) decidano di umiliare un ragazzino di 14.
Normale che lo si faccia perché è diverso, poi poco importa il motivo: grasso, gay, alto, magro. basso, brutto, poco sveglio, secchione. Un motivo si trova, dai, basta che sia diverso, che non faccia parte del branco.
Normale che si decida di spogliarlo e sodomizzarlo con un compressore.
Normale che quel ragazzo, oltre ad avere subito l’umiliazione, rischi la vita.
Normale che le famiglie difendano chi è stato arrestato.
Si scherzava.
Si scherzava.
Immagino, infatti, quanto si stesse divertendo il quattordicenne.
Immagino la gioia che debba aver provato a essere bloccato e sodomizzato.
Lo vedo a dire “oh, ragazzi, grazie, mi state facendo divertire così tanto, ma occhio a non sparare col compressore, eh?”.
Anch’io, a scuola, mi divertivo un sacco quando venivo preso per il culo perché ero sovrappeso, perché studiavo tanto o per entrambe le cose.
Il fatto che ne porti ancora i segni non conta, era divertentissimo.
Davvero.
Si scherzava.
La scusa perfetta.
“Non volevo ucciderlo, scherzavo”
“Non volevo si uccidesse, scherzavo”
“Non volevo violentarla, scherzavo”
Tutto normale.
Normale in un mondo di merda in cui la vittima deve giustificarsi.
Normale dove è tutto giusto e innocente finché lo faccio io.
Normale dove il diverso che vuole essere lasciato in pace e vivere la sua vita è antipatico, presuntuoso, arrogante e non sta allo scherzo.
Normale dove la donna molestata se l’è presa troppo, dove se è uscita in minigonna, dai, se la cercava.
Normale dove si scende in piazza per un ragazzo ucciso su un motorino ma, allo stesso tempo, si difende una merda come questa.
Normale, a questo punto, che io faccia una cosa che non farei mai: che auguri la morte violenta, possibilmente con un compressore nel culo, ai 24enni e alle loro famiglie.
Perché certa gente non impara, non capisce, non fa ammenda.
Certa gente è solo uno spreco di spazio.
Tanto si scherza.