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Poco più di tre mesi fa avevo accennato alla mia volontà di partecipare al progetto 100 Happy Days e ieri, alla fine, sono riuscito a portarlo a termine.
Per chi non lo ricordasse, o non ne sapesse ancora nulla, il progetto 100happydays è una sfida, quella di trovare ogni giorno un qualcosa che ci ha reso felici e fotografarlo.
Più che “100 happy days” avrebbe dovuto essere “100 happy moments, one per day”, ma come hashtag avrebbe fatto schifo 😉
Non è stato facile, affatto.
Un po’ perché non sempre si riesce a trovare qualcosa di spicco che quel giorno ci ha reso felici, un po’ perché non sempre ciò che ci rende felici è esprimibile con una foto o un’immagine.
Eppure ce l’ho fatta ed è stato un gran bell’esercizio, da cui penso di aver imparato molto.
Ho imparato anzitutto a cosa mi aggrappo quando ho bisogno di sentirmi felice.
Ai libri.
Ai gatti.
A Miss Sauron.
Al buon cibo.
Agli amici.
E anche, sorpresa, al camminare, al conquistare la mia città.
C’è stato un giorno, un mesetto fa, in cui l’umore era pessimo e, per di più, ero stato tutto il giorno in casa a lavorare.
Trovare un qualcosa da fotografare, un qualcosa di spicco, sembrava quasi impossibile.
Così sono uscito.
A passeggiare, a farmi passare il nervoso, a trovare qualcosa da fotografare.
Sono uscito, letteralmente, a cercare la mia felicità, il mio angolo di felicità, per quel giorno.
Fosse anche solo questa l’unica lezione che ho imparato, ne sarebbe valsa la pena.
Ma ho anche imparato a guardare attentamente ciò che mi succede, per scorgerne il bello.
Ho imparato, come contorno, che ci sono persone che pur di fare i cinici a oltranza finiscono per palare merda anche sul 100 happy days (“bah, cos’avrete da essere felici ogni giorno voi”. Bah, cos’avrete da essere rompipalle ogni giorno, rispondo io).
Ho imparato che vale la pena, ogni giorno, pensare a quanto siamo fortunati e gustare ciò che abbiamo di bello e se, per una volta, le cose non girano, fare qualcosa per noi stessi, per volerci bene.
Dodici foto dei nostri quattro felini.
Dodici legate alla lettura.
Sei a cinema, teatro, concerti.
E ancora quelle legate agli amici, alla bellezza di ciò che mi circonda, ai viaggi.
Ecco la mia vita.
Ecco cosa mi rende felice.
E, giusto per festeggiare la fine del progetto, ho pensato di unire tutte le foto in un piccolo video.
La colonna sonora è Seasons of Love.
“Come misuri un anno d’amore?” chiedeva Jonathan Larson.
Ecco, magari in 100 happy days alla volta può essere la risposta.
O almeno ci si può provare.