Rewind
Carrozza 9 Posto 1. Lo stesso dell'andata, per qualche strana coincidenza. Il treno ti porta a casa e guardi il mondo dal finestrino spostarsi all'inverso, come una sorta di rewind.
E quello stesso rewind sembra farti riavvolgere la giornata di oggi, un po' per gustartela di nuovo, un po' per essere sicuro di non scordare nulla, non tanto di ciò che hai fatto, bensì di ciò che hai provato.
E quindi ecco il saluto di pochi minuti fa con due amici. Amici di Miss Sauron, ma ogni tanto vale la regola transitiva e hanno attraversato Torino per venirti a salutare, anche se solo per pochi minuti. Ed è una cosa che conta.
E indietro alla chiacchierata con la ragazza allo stand Codice Edizioni, che ti racconta di come è andata la giornata, che ti chiede se tornerai nei giorni successivi, che ti guarda con comprensione quando parli di sconti e di acquisti compulsivi.
O lo stand BD, dove volevi comprare i fumetti curati da una tua amica, ma il tipografo ha fatto ritardo e ti toccherà aspettare.
E multiplayer, dove complice la mostra su Star Wars hai fatto una delle foto più sceme e più divertenti da tempo.
E ancora Feltrinelli, Adelphi, Einaudi, editori enormi e minuscoli, libri visti migliaia di volte e chicche che non vuoi lasciare lì.
Come quello sul Chelsea Hotel, o sulla vita degli astronomi, o ancora su Turing.
E torni indietro alla focaccia al formaggio mangiata in un angolo perché non vuoi perdere tempo a sederti, all'intervista a Gramellini che ti ha strappato più di un sorriso, allo sperimentare la fisica delle particelle battendo le mani davanti a uno schermo sorridendo come uno scemo.
Il sole sta tramontando. Sei stanco, ma stai bene. Stai meravigliosamente. E ti rendi conto di quanto sei cambiato. Di quanto stai crescendo. Di quanto sei cresciuto. Un salone del libro da solo. Non ti era mai capitato. E, in realtà, non ti è capitato neanche stavolta. Non eri da solo. Eri con te stesso. Eri un buona compagnia.
Chi l'avrebbe detto, vero?
Oddio che “stremissi”la foto.
4p
Eh? 😀